Per la prima volta in Europa una nazione legalizza la coltivazione della cannabis ad uso personale. Il Lussemburgo adotta un cambiamento radicale nella lotta alla droga, diventando il primo paese europeo a legalizzare la produzione ed il consumo di marijuana. Scoraggiarne l'utilizzo finora non ha funzionato, quindi adesso l'obiettivo è colpire il mercato illegale. Il governo lussemburghese ha annunciato che i maggiorenni potranno coltivare fino a quattro piante di cannabis nelle loro case o nei giardini per uso personale.
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Sarà consentito inoltre il commercio di semi senza limiti di quantità o di livello di tetraidrocannabinolo (THC), il più importante principio attivo. Verrà mantenuto il divieto di consumo e trasporto di cannabis o prodotti a base di cannabis in pubblico e il commercio, esclusi i semi. Allo stesso tempo il consumo e il trasporto di una quantità fino a 3 grammi non sarà più considerato reato, ma classificato come illecito.
È previsto infatti un sistema di produzione e distribuzione regolamentato dallo Stato per garantire la qualità del prodotto. Con i ricavi delle vendite da investire «principalmente nella prevenzione, nell'informazione e nell'assistenza sanitaria nel vasto campo delle dipendenze», hanno spiegato fonti del governo. Il quadro generale della revisione della legge era stato concordato due anni fa da una coalizione formata da liberali, socialdemocratici e verdi. Con questa svolta il Lussemburgo si affianca all'Uruguay (primo Paese al mondo a creare un mercato nazionale legale nel 2013), al Canada e ad 11 Stati degli Usa. Nel resto d'Europa soltanto i Paesi Bassi adottano una politica di tolleranza verso l'uso della cannabis. Pur continuando a considerarne il possesso illegale.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 22 Ottobre 2021, 18:00
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