La Russia ha chiesto che si tenga una riunione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu sui fatti di Bucha. Ad annunciarlo è stato in una nota Dmitry Polyansky, il vice rappresentante permanente della Russia presso le Nazioni Unite. In relazione alla «sfacciata provocazione degli estremisti ucraini a Bucha, la Russia ha richiesto una riunione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu lunedì 4 aprile», ha dichiarato.
Ucraina, la denuncia: «I russi usano lo stupro davanti ai figli come un'arma di guerra»
La portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, citata dall'agenzia Tass ha affermato che l'obiettivo del «crimine commesso dal regime di Kiev» nella città di Bucha è quello di «interrompere i colloqui di pace e intensificare la violenza». Zakharova ha osservato che la Russia aveva richiesto una riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sull'incidente, che ha definito «una provocazione messa in scena dall'esercito ucraino e dai nazionalisti radicali».
Il ministero della Difesa russo ha dichiarato ieri che le forze armate di Mosca avevano lasciato Bucha, situata nella regione di Kiev, il 30 marzo, mentre «le prove dei crimini» sono emerse solo quattro giorni dopo, dopo che gli ufficiali dei servizi di sicurezza ucraini erano arrivati nella città.
I video dei civili morti ripresi nella città ucraina di Bucha sono stati «ordinati» dagli Stati Uniti nell'ambito di un complotto per incolpare la Russia, sostiene la Zakharova, secondo quanto riporta il Guardian. «Chi sono i maestri della provocazione? Naturalmente gli Stati Uniti e la Nato», ha affermato Zakharova in un'intervista alla tv Stato. L'immediata protesta dell'Occidente per quelle immagini, secondo la portavoce, indica che i video fanno parte di un piano per infangare la reputazione di Mosca.
Ultimo aggiornamento: Martedì 5 Aprile 2022, 12:50
© RIPRODUZIONE RISERVATA