Il Boeing 737 Max cadde per un errore del software. «Piloti lottarono con il sistema anti-stallo»

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L'Etiopia ha rilasciato oggi il rapporto preliminare delle indagini sul disastro. Da quanto emerge, i piloti hanno «ripetutamente» eseguito le procedure raccomandate da Boeing per disattivare il sistema automatico - noto come Maneuvering Characteristics Augmentation System, o MCAS - prima dell'incidente. Ma nonostante i loro sforzi, i piloti «non sono stati in grado di controllare l'aereo». È quanto afferma il ministro dei Trasporti etiope Dagmawit Moges, aggiungendo che l'aereo è sceso in picchiata più volte prima che si schiantasse. Boeing dovrebbe quindi indagare sul suo sistema anti-stallo in seguito al disastro aereo del volo Ethiopian Airlines 302 (ET302) lo scorso marzo. In una dichiarazione, l'amministratore delegato di Ethiopian Airlines, Tewolde GebreMariam, ha dichiarato di essere «molto orgoglioso» dell'«alto livello di prestazioni professionali» dei piloti.

Il volo ET302 si è schiantato dopo il decollo da Addis Abeba, uccidendo 157 persone, tra cui otto italiani. È stato il secondo incidente di un aereo Boeing 737 Max in cinque mesi.
Lo scorso ottobre, il volo Lion Air JT 610 è precipitato in mare nei pressi dell'Indonesia uccidendo tutte le 189 persone a bordo. I dati dalla scatola nera del volo etiope mostrano similitudini tra i due incidenti. In particolare, per quanto riguarda il software anti-stallo.

Ultimo aggiornamento: Giovedì 4 Aprile 2019, 19:45
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