Beluga arenato nella Senna: è malato e rifiuta il cibo, ma per ora è esclusa l'eutanasia

«Il cetaceo deve essere spostato nelle prossime 24-48 ore»

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di Elena Fausta Gadeschi

Ore contate per il beluga che da giorni sta tenendo con il fiato sospeso i soccorritori accorsi lungo la Senna. Il cetaceo bianco, avvistato per la prima volta martedì nel fiume che attraversa Parigi fino alla Manica, da venerdì si trova bloccato tra due chiuse a circa 70 chilometri a nord della capitale.

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Beluga arenato nella Senna, è malato e rifiuta il cibo, ma per ora è esclusa l'eutanasia

Al momento sono al vaglio diverse opzioni, tra cui tentare di guidarlo con una barca fino al mare. Le condizioni di estrema debolezza dell'animale tuttavia rendono l'opzione poco praticabile. Secondo gli esperti il beluga, che non mangia da giorni e rifiuta sia trote vive sia aringhe congelate, potrebbe avere sviluppato una patologia pregressa e questo spiegherebbe l'inappetenza e l'estrema debolezza, aggravate dall'acqua calda e stagnante.

«È malnutrito e questo risale a settimane, se non mesi fa.

Non mangiava più in mare. Siamo tutti dubbiosi sulla sua capacità di tornare in mare» spiega a Tgcom24 la responsabile di Sea Shepherd France, Lamya Essemlali, che per il momento esclude però l'eutanasia perché in questa fase sarebbe prematura». Il beluga infatti ha ancora «energia... gira la testa, reagisce agli stimoli».

Il tempo però stringe, per questo «deve essere spostato nelle prossime 24-48 ore». Un'altra opzione che si sta valutando è quella di togliere il beluga dall'acqua, dargli delle vitamine, verificare la causa della malattia e rimetterlo in mare per nutrirsi. Con la speranza che non sia troppo tardi.


Ultimo aggiornamento: Martedì 9 Agosto 2022, 15:37
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