Dario Antonioni, barista italiano massacrato a Londra: lo avevano scambiato per un musulmano

Dario, barista italiano massacrato a Londra: lo avevano scambiato per un musulmano

di Enrico Chillè
Dario Antonioni, un ventenne italiano che lavora come barista a Londra, è stato insultato e aggredito da tre coetanei ubriachi che avevano iniziato a prenderlo di mira, convinti di avere di fronte un immigrato di fede musulmana. I tratti mediterranei e la barba di Dario, evidentemente, avevano ingannato il 23enne Joshua O'Leary e il 19enne Alfred Young, un macellaio ed un magazziniere, che sono finiti a processo. Un terzo aggressore, invece, è riuscito a farla franca: la polizia non è mai riuscita ad identificarlo.



L'episodio, come spiega l'Evening Standard, risale al 10 giugno dello scorso anno, ma è diventato d'attualità solo nelle ultime ore, dopo una sentenza di condanna nei confronti dei due aggressori di Dario. Gli insulti e l'aggressione, chiaramente di stampo razzista, erano avvenuti all'interno del centro commerciale di Surrey Quays, nella zona sud-est di Londra, dove Dario lavora. «Il vostro pregiudizio e la vostra ignoranza vi hanno fatto pensare di avere a che fare con un musulmano, solo per l'aspetto della vittima» - hanno spiegato i giudici al momento della lettura della sentenza - «Lui ha cercato di chiarire e di difendersi in tutti i modi, ma voi eravate evidentemente storditi dall'alcol, come spiegano anche i verbali della polizia».

Dario, durante il processo, ha accusato i due spiegando ciò che era accaduto quella sera: «Erano in tre, hanno iniziato a urlarmi: "Musulmano del c***o, torna a casa tua". Poi mi hanno anche lanciato una bottiglia e sono stato costretto a scappare, ma mi hanno circondato e colpito con calci e pugni, anche mentre ero a terra. Provavo a parlare in inglese e in italiano, chiedevo perché lo stessero facendo, ma continuavano a colpirmi». Alla fine, una volta terminata l'aggressione grazie all'intervento di alcuni passanti, Dario aveva riportato contusioni giudicate guaribili in una settimana e le riprese delle telecamere a circuito chiuso avevano consentito l'identificazione di due componenti della banda. Il giovane che aveva aizzato gli amici contro Dario, però, non è mai stato identificato o fermato.

Alla fine, i giudici hanno punito così due degli aggressori di Dario: O'Leary dovrà scontare un anno di servizi sociali, venti giorni di riabilitazione e l'obbligo di dimora nelle ore notturne per tre mesi, mentre Young si è visto comminare la stessa pena, ma con un coprifuoco più breve, per un mese e mezzo. Una sentenza che, anche alla luce dell'impunità del capobanda, fa pensare ad una giustizia a metà.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 21 Novembre 2018, 13:19
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