Bambino di 6 anni spara alla maestra in classe: «Ha nascosto la pistola nel cappuccio». Lei chiede 40 milioni di danni alla scuola

La maestra, ora fuori pericolo, ha deciso di fare causa alla scuola: «La preside ha ignorato l'allarme lanciato dai colleghi»

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di Niccolò Dainelli

Un bambino di 6 anni ha sparato alla sua maestra di prima elementare in classe, ferendola al petto e a una mano: aveva nascosto la pistola nel cappuccio. E ora, una volta fuori pericolo, l'insegnante 25enne Abigail Zwerner, ha chiesto 40 milioni di euro di danni alla scuola.

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Ferita dall'alunno di prima elementare

L'insegnante è stata ferita gravemente da uno studente di 6 anni nella sua classe di Newport News, in Virginia. Un aggressione avvenuta a inzio del 2023, ma che continua a far parlare di sé per le ripercussioni avute. La donna, infatti, dopo essere stata dimessa dall'ospedale, ha intentato una causa contro gli amministratori della scuola e il consiglio scolastico, sostenendo che sarebbero stati a conoscenza dell'eventuale pericolo legato al piccolo.

Chiesti 40 milioni di euro

«La scuola non ha fatto nulla per impedire che accadesse il fatto», spiega Abigail alla CNN. «Il bambino era conosciuto da tutti per essere violento e per non avere un giusto supporto dalla famiglia e, comunque, nessuno ha mai controllato se il piccolo avessere un'arma da fuoco. E per questo chiedo un risarcimento di 40 milioni di euro».

Abigail è stata ricoverata lo scorso 6 gennaio dopo essere stata ferita al petto e alla mano e non potrà mai dimenticare lo sguardo di quel bambino che ha esploso i colpi. Un episodio che poteva essere evitato. Nella scuola, infatti, in molti avevano già fatto presente il problema. Ma la preside dell'istituto ha sempre ignorato le preoccupazioni dei docenti e le avvisaglie che in passato il bimbo aveva dato.

Ma non finisce qui.

 

I tre allarmi

La preside della scuola elementare, infatti, ha anche ignorato il fatto che tre insegnanti le avessero fatto notare che il bambino era in possesso di un oggetto che aveva tutte le sembianze di una pistola. La donna, invece di indagare, ha fatto finta di niente e, poche ore dopo, si è consumato l'episodio che poteva trasformarsi in tragedia.

«Doveva essere perquisito lo zaino del bambino», racconta la maestra infuriata.
La donna si sta ristabilendo, ma è già pronta a chiedere il risarcimento danni a chi ha permesso a un bambino problematico di continuare a spaventare compagni di classe e non solo. «Gli episodi di violenza sono stati molti, ma nessuno ha mai agito e adesso voglio giustizia. L'allarme era stato lanciato e doveva essere fatto qualcosa», ha concluso la maestra 25enne.


Ultimo aggiornamento: Martedì 11 Aprile 2023, 07:54
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