Bambino di sei mesi morto per un problema cardiaco: «I medici pensavano fosse polmonite»

Bambino di sei mesi morto per un problema cardiaco: «I medici pensavano fosse polmonite»

di Emiliana Costa
Bimbo di sei mesi muore per un problema cardiaco: «I medici pensavano fosse polmonite». Un neonato di appena sei mesi è stato curato per una polmonite, ma il piccolo aveva seri problemi cardiaci. I genitori accusano il personale sanitario: «La sua morte si poteva evitare».

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La vicenda si è svolta in un ospedale di Great Yarmouth, nel Regno Unito. Come riporta il Mirror, Harris James, questo il nome del piccolo, aveva perso peso a causa di una gastroenterite e il medico di famiglia aveva segnalato che l'area del suo stomaco sotto le costole si era ritirata verso l'interno. Tuttavia, questo fatto non sarebbe stato registrato nelle sue cartelle cliniche in ospedale. Harris è stato sottoposto a esami del sangue e delle urine e dopo quattro settimane è stato fissato un appuntamento con un dietista.



Il bimbo però si è aggravato improvvisamente ed è stato portato in ospedale. Un elettrocardiogramma ha mostrato diverse anomalie cardiache, inclusa una frequenza cardiaca elevata, ma Harris non è stato visitato da uno specialista. Nonostante, il piccolo stesse peggiorando non è stato visitato da uno specialista fino al mattino dopo. Poco dopo è morto per arresto cardiaco.

Un esame post mortem ha mostrato che Harris aveva un'anomalia del cuore che gli aveva causato un grave danno. La madre si è lamentata delle cure carenti ricevute dal figlio. Il rapporto del difensore civico ha concluso che il pool non è riuscito ad agire sui risultati dell'elettrocardigramma e dei raggi X al torace e non ha preso in considerazione la storia e i sintomi di Harris. «Se questi errori non si fossero verificati, si sarebbe potuto evitare l'arresto cardiaco».

I genitori di Harris, Mary e Ryan, hanno dichiarato: «Nostro figlio era un bambino affettuoso e dolce la cui morte improvvisa ha devastato la nostra famiglia. Non saremo mai in grado di perdonare il James Paget Hospital per i suoi fallimenti, né dimenticheremo il dolore addizionale causato dalla cattiva gestione della nostra denuncia». Anna Hills, amministratore delegato della NHS Foundation Trust degli ospedali della James Paget University, ha dichiarato: «Ci siamo scusati con la famiglia di Harris per le mancanze nelle sue cure cliniche e per il modo in cui abbiamo gestito la loro denuncia. Ora abbiamo implementato le modifiche per garantire che, in futuro, vengano intraprese azioni per garantire un'escalation clinica adeguata in situazioni simili».
 
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 18 Dicembre 2019, 12:31
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