Bambino di 8 anni con tosse e problemi respiratori cronici, i medici fanno una scoperta incredibile

Per oltre due anni ha accusato tosse, difficoltà respiratorie e conati di vomito, specialmente quando mangiava o beveva. Ma il problema del piccolo Marley era un corpo estraneo

Bambino di 8 anni con tosse e problemi respiratori cronici, i medici fanno una scoperta incredibile

di Enrico Chillè

Per lungo tempo ha sofferto di una forte tosse e alcuni problemi respiratori, piuttosto anomali per la sua età. Quando la situazione si è aggravata, un bambino di otto anni è stato ricoverato in ospedale e i medici hanno scoperto la clamorosa causa dei suoi problemi di salute.

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Tosse e problemi respiratori, la scoperta dei medici

Il piccolo Marley Enjakovic, otto anni, residente ad Adelaide, in Australia, da diverso tempo aveva iniziato ad accusare una forte tosse, problemi respiratori e conati di vomito. Da oltre due anni, il bambino aveva difficoltà a respirare, ma i medici non erano mai riusciti a effettuare una diagnosi corretta. La situazione era poi precipitata alla fine dello scorso anno, quando la tosse divenne sempre più forte e il piccolo fu ricoverato in ospedale perché non riusciva più a respirare autonomamente. Ricoverato in terapia intensiva, Marley è stato visitato dai medici che poi hanno scoperto la causa dei problemi: un piccolo fiore di plastica, che il bambino aveva ingerito quando non aveva neanche tre anni, e che era rimasto intrappolato nelle vie respiratorie. Lo riporta anche Metro.co.uk.

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Il piccolo operato d'urgenza

A quel punto, i chirurghi del Royal Children's Hospital di Melbourne non hanno potuto far altro che operare d'urgenza il bambino.

Il fiore di plastica è stato rimosso dalla gola, ma da mesi Marley è ancora ricoverato in ospedale: l'intervento è stato così delicato da rendere piuttosto lunga e complessa la convalescenza. Skye, la mamma del piccolo, ha spiegato: «In genere la tosse compariva quando mio figlio mangiava, ma poi durava per ore ed era assolutamente spaventosa. Lui ama giocare a calcio e basket, ma non poteva farlo per più di qualche minuto. All'inizio credevo soffrisse d'asma, poi ho pensato che i suoi problemi fossero connessi con l'ingestione di cibo e bevande». 

 

Il racconto della mamma

«La scoperta mi ha ovviamente sconvolto, ma anche sollevato. Tutti questi anni, senza mai avere una risposta, per la nostra famiglia sono stati drammatici. Temevo che avesse una patologia rara, magari congenita, sin dalla nascita» - ha spiegato mamma Skye - «Voglio lanciare un appello agli altri genitori: tenete sempre d'occhio i vostri figli e se sospettate che ci sia qualcosa che non va, fate tutto il possibile per capire la verità. Ora sono più felice che mai di avere mio figlio con me».


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 17 Agosto 2022, 08:38
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