Bambino di 11 mesi gettato vivo nella stufa dai nonni ubriachi: «Non sopportavano il pianto»

Bambino di 11 mesi gettato vivo nella stufa dai nonni ubriachi: «Non sopportavano il suo pianto»

di Luca Calboni
Gettato nella stufa a legna dai nonni ubriachi a 11 mesi di vita. E lasciato lì dentro, a morire arrostito. Una notizia orribile, che ha visto l'uccisione di un bambino di nemmeno un anno. Morto per la negligenza dei giovani nonni, che non hanno sopportato il suo pianto e le attenzioni che il piccolo necessitava, e lo hanno fatto smettere di piangere per sempre.

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Aveva meno di un anno il piccolo Maxim Sagalakov, che la mamma Viktoria Sagalakova di 20 anni aveva lasciato in custodia ai suoi genitori di 42 e 47 anni nel distretto di Khakassia, in Russia: al suo ritorno la mamma è rimasta sconvolta nel ritrovare il suo piccolo bambino dentro la stufa a mattoni della casa dei suoi genitori. Secondo una nota del comitato investigativo regionale, i nonni «erano ubriachi e hanno gettato il nipote nel forno» e «il corpo è stato ritrovato gravemente ustionato dalle alte temperature all'interno della stufa».

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Uno dei vicini di casa dei nonni assassini ha raccontato a una televisione locale di come il nonno sarebbe rincasato, completamente ubriaco, e a quel punto avrebbe gettato il nipotino dentro la stufa a legna. Per la morte del piccolo Maxim, i nonni rischiano la condanna all'ergastolo.
 

Ultimo aggiornamento: Venerdì 1 Febbraio 2019, 09:37
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