Australia, 10.000 cammelli saranno abbattuti da cecchini in elicottero: «Bevono troppa acqua»
di Nico Riva
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Nel corso degli incendi che dallo scorso agosto hanno avvolto l'Australia fra le fiamme, già più di mezzo miliardo di animali di svariate specie è andato perduto. I koala sono a un passo dall'estinzione, migliaia di canguri morti carbonizzati occupano i bordi delle strade. E poi primati, uccelli, rettili, pesci: l'intero mondo animale sta affrontando un momento storico tragico. E ai già troppi esemplari divorati dal fuoco, ora si aggiungeranno 10.000 cammelli uccisi per mano umana. Senza queste misure, spiegano gli esperti, la loro popolazione attuale raddoppierebbe ogni 8-10 anni.
Mercoledì 8 gennaio inizieranno le operazioni di abbattimento, partite per ordine dei leader aborigeni dell'area di Anangu Pitjantjatjara Yankunytjatjara (APY), e dovrebbero durare cinque giorni. I locali si sono infatti lamentati del fatto che gli animali stiano entrando nelle loro comunità e devastando tutto in cerca di acqua. «Siamo bloccati in condizioni di caldo estremo, non stiamo bene, perché i cammelli vengono qui, buttano giù le recinzioni e cercano di prenderci l'acqua», ha affermato Marita Baker, membro dell'esecutivo di APY, al quotidiano The Australian.
Un altro motivo che ha spinto verso la decisione di abbattere cammelli e dromedari assetati riguarda le loro elevate emissioni di gas serra, che contribuirebbero al riscaldamento globale quanto una tonnellata di anidride carbonica. Inoltre, il gran numero di animali che per sete, fame o malattie muoiono genera ulteriori problemi. «Alcuni cadaveri in putrefazione hanno contaminato importanti fonti d'acqua», spiega un portavoce del Dipartimento per Ambiente e Acqua dell'Australia Meridionale ai media locali.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 8 Gennaio 2020, 11:00
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