Danni cerebrali dopo una sfida social, il giudice ordina di staccare la spina: «Non c'è possibilità che si svegli»

La famiglia si oppone da settimane convinta che il ragazzo possa tornare a vivere, ma le loro speranze si scontrano con l'evidenza della scienza

Danni cerebrali dopo una sfida social, il giudice ordina di staccare la spina: «Non c'è possibilità che si svegli»

Un giudice ha sentenziato che la spina che tiene in vita il 12enne Archie Battersbee deve essere staccata. Il magistrato dell'Alta Corte ha stabilito che i medici possono legalmente smettere di fornire supporto vitale al dodicenne Archie Battersbee, cerebroleso. Purtroppo per lui non ci sono possibilità di guarigione o miglioramento e per questo è stato disposto che venga posta fine alla sua sofferenza.

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«Accanimento terapeutico»

Sul caso si è molto dibattuto in questi giorni nel Regno Unito, visto che la famiglia si è opposta alla decisione del giudice, ma una seconda sentenza ha confermato che la cosa migliore per il bambino è quella di concludere un accanimento terapeutico che purtroppo non porterebbe da nessuna parte. La signora Dance ha esortato il giudice Hayden a lasciare che Archie muoia di "morte naturale". I medici che curano Archie al Royal London Hospital di Whitechapel, nella zona est di Londra, hanno invece detto ai giudici che pensano che sia "morto nel tronco cerebrale" e affermano che il trattamento di supporto vitale continuo non è nel suo interesse.

Il ragazzo è rimasto soffocato mentre provava a riprodurre una sfida lanciata sui social.

Il suo cervello è rimasto a lungo privo di ossigeno e le conseguenze sono state gravissime e irreversibili. La famiglia ha sempe sostenuto che Archie fosse un combattente e potesse svegliarsi, ma la scienza non ha conferme di questa speranza dei familiari. Ora però sembra non possa più essere protratta la decisione.

 

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 3 Agosto 2022, 13:04
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