Caprarica a Leggo: «Harry e Meghan come divi di Hollywood, ma con la Regina non si può scherzare»

Caprarica a Leggo: «Harry e Meghan come divi di Hollywood, ma con la Regina non si può scherzare»

di Stefania Cigarini

Antonio Caprarica, giornalista e inviato, è un profondo esperto della monarchia britannica. Il 6 aprile uscirà nelle librerie con la biografia “Elisabetta, regina per sempre. La vita, il regno, i segreti” (Sperling& Kupfer)

Il senso dell'intervista di Harry e Meghan a Oprah Winfrey?

Il tentativo di spacciare Meghan per la nuova Diana. Con una differenza fondamentale, Diana viveva una tragedia vera, nel caso di Meghan questa tragedia è inventata, non si capisce che cosa l'abbia scatenata. Sull'immagine di Diana e su questo paragone Harry e Meghan contano di campare per i prossimi anni a suon di contratti milionari. E' molto difficile provare simpatia o condividere il vittimismo di questa coppia multimilionaria.

Harry e Meghan: «Nessun titolo per Archie a causa del colore della sua pelle». E' bufera sulla monarchia britannica

Imitazione di Diana?

Sì, che inizia dall'apparizione di Markle con gli occhi “cerchiati” di nero, per suggerire una donna in lutto, che soffre, occhi come quelli di Diana nella famosa intervista a Panorama del 1995. O il riferimento all'idea del suicidio come si dice avesse tentato Diana, lanciandosi dalle scale all'epoca della prima gravidanza.

Perché rilasciarla?

E' un colpo di business, Winfrey ci guadagna circa sette milioni di euro. Harry e Meghan non sono stati pagati, ma hanno conservato i diritti e li riscuoteranno da chiunque vorrà riproporre l'intervista. E soprattutto hanno fatto il grandissimo colpo d'immagine. E' quello che serve ai due, ormai totalmente immersi nella cultura delle celebrità hollywoodiane. Più si parla di loro, in qualsiasi modo, più gli affari andranno a gonfie vele, lo si è visto con i contratti milionari firmati per Netflix o Spotify.

Meghan ha lanciato accuse di razzismo, il figlio non avrebbe potuto aspirare al titolo reale per timore del colore della pelle.

Ad Archie non è stato tolto nulla, semplicemente perché non gli sarebbe spettato, l'accusa di razzismo cade nel modo più banale. Markle ignora, ma questo non la giustifica, che fu re Giorgio V, nel 1917, a stabilire la regola di successione di primogenito in primogenito per non oberare di troppi eredi una famiglia reale davvero prolifica. E con Elisabetta II, che di figli ne ha avuti ben quattro, è stato stabilito che il titolo di Altezza reale, di principe, andasse solamente ai nipoti in linea diretta di successione del regnante, cioè ai figli del primogenito e, a loro volta, ai figli del primogenito di un primogenito.  E ci sarebbe da capire perché inizialmente Harry e Meghan abbiano sostenuto di non volere un titolo di principe per il figlio, per evitare il “trapping” l'intrappolamento che questo ruolo comporta. Poi si sono lamentati, soprattutto lei.

Restano le accuse pesanti.

Di una gravità inaccettabile. Tant'è che Harry, dopo l'intervista, ha insistito affinché Winfrey chiarisse che le accuse di razzismo non venivano né dalla regina né dal principe Filippo. Questo perché nel pomeriggio (ieri, ndr) Boris Johnson avrebbe parlato.

E' inaccettabile che la massima istituzione della Gran Bretagna venga accusata in questo modo.

Meghan ha detto di non aver mai capito cosa fosse la famiglia reale

A 39 anni è davvero difficile da credere. Se si fosse informata prima avrebbe capito che non si tratta di una famiglia qualunque, ma di una istituzione. I Windsor non sono “cattivi”, hanno un ruolo. Un ruolo che, in Italia, equivale alla Presidenza della Repubblica. Come se un parente stretto del Presidente andasse a raccontare a destra e a manca i fatti privati della famiglia o della carica. Meghan pensa di parlare dei reali come se si riferisse a George Clooney o a Serena Williams che, non a caso, si sono già espressi in suo favore. La confraternita delle celebrities si è già schierata.

Le ragioni dell'allontanamento dalla famiglia reale?

Markle immaginava di avere un ruolo pari a quello di William e di Kate. Ma si regna in uno per volta. Così, arrivata a corte, ha capito di essere finita in un cono d'ombra. Le è andata male e ha deciso di rompere.

Tutta colpa di Meghan, possibile?

Quando Oprah chiede a Harry “Te ne saresti andato dalla Famiglia Reale se non fosse apparsa Meghan?”, lui risponde sinceramente “No, effettivamente non me ne sarei andato, ma Meghan mi ha mostrato che ero intrappolato nella vita da reale”. Ma come, a 37 anni scopri che sei intrappolato nella vita reale? Io gli auguro di non scoprire, tra dieci anni, di essere intrappolato nella vita di Meghan, cosa che francamente mi aspetto.

Oprah Winfrey

E' stata la reggi-microfono di una intervista “in ginocchio”. Non ha mai fatto una domanda vera, per esempio sul perché Harry e Meghan abbiano sperperato milioni per sistemare due residenze, Kensington poi Frogmore, rifiutandosi poi di andarci a vivere.

Harry e Meghan aspettano una bimba, come la chiameranno?

Non lo so, temo fortemente che la chiamino Diana. Spero che non lo facciano, ma sarebbe la logica conclusione della sfida che hanno lanciato alla famiglia reale.

Harry ha detto che la madre “aveva previsto” quello che sarebbe accaduto e per questo gli ha lasciato una consistente eredità

Affermazione ridicola. Diana ha destinato in grandissima misura i suoi soldi ad Harry, non perché avesse previsto “cosa sarebbe successo”, ma semplicemente perché essendo il secondogenito non avrebbe avuto accesso all'eredità reale. In tutte le famiglie aristocratiche vige il principio del maggiorascato, il primogenito eredita tutto. E ricordiamo poi che la fortuna di Diana deriva dai 17 milioni di sterline concesse per il divorzio. Soldi che la regina prestò a Carlo e che lui le restituì con gli interessi, perché in famiglia le regole si rispettano.

E' possibile un paragone con Edoardo VIII e Wallis Simpson?

No, perché il rilievo istituzionale dei due è incomparabile. Edoardo era re, ha abdicato; Harry non ha abdicato a nulla, è sesto in linea di successione. Sono però paragonabili per lo stato d'animo che li contraddistingue, Harry non ha mai mandato giù di essere il secondogenito, così come lo zio Andrea ha sempre pensato che sarebbe stato un monarca migliore di Carlo. Anche Edoardo VIII non ha mai finito di rimpiangere di aver abdicato al trono ed ha manovrato per riprenderselo contro il fratello e la nipote. E' la sindrome dell'erede di scorta.


Ultimo aggiornamento: Martedì 9 Marzo 2021, 08:34
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