Arrestato l'inventore degli antivirus McAfee, sulle tasse diceva: «Sono illegali». Rischia 30 anni di carcere

Arrestato l'inventore degli antivirus McAfee, sulle tasse diceva: «Sono illegali». Rischia 30 anni di carcere
John McAfee, inventore dell'antivirus per computer e fondatore dell'omonima azienda di software, è stato arrestato in Spagna su richiesta delle autorità Usa, che lo accusano di evasione fiscale. Secondo i magistrati, tra il 2014 e il 2018 McAfee non ha presentato le denunce dei redditi, nonostante gli introiti milionari derivanti da consulenze, apparizioni pubbliche, scambi di cripto-valute e dalla vendita dei diritti della sua biografia. Tra le accuse a suo carico, riporta la Bbc, anche quelle di aver nascosto al fisco uno yacht e una proprietà immobiliare. Se condannato, rischia fino a 30 anni di carcere. 

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Quella di McAfee è una figura controversa nel settore tecnologico. Raggiunse la fama negli anni '80, dopo aver fondato l'azienda che produttrice del primo software anti virus per uso commerciale, il McAfee VirusScan, creando così un'industria multi miliardaria. L'azienda venne poi ceduta alla Intel, ma McAfee è rimasto attivo nel settore della sicurezza informatica.

L'imprenditore, nato nel Regno Unito, in passato aveva espresso la sua idiosincrasia nei confronti del fisco, affermando in un tweet di non avere presentato le dichiarazioni dei redditi per otto anni, perché «le tasse sono illegali». Lo scorso anno fu arrestato per breve tempo mentre si trovava nella Repubblica dominicana, con l'accusa di avere fatto entrare illegalmente delle armi nel Paese. Nel 2012 fu protagonista di un'altra disavventura giudiziaria, nel Belize, dove venne coinvolto nell'inchiesta sulla morte del suo vicino di casa, l'imprenditore Usa Gregory Faull. 
Ultimo aggiornamento: Martedì 6 Ottobre 2020, 17:41
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