Ammaraggio sull'Hudson, un papà sopravvissuto: «Ecco cosa accadde in quei tre minuti di terrore»
di Domenico Zurlo
Aereo precipita in Messico, l'impresa del pilota-eroe che ha salvato la vita a 101 persone
A dieci anni da quell’incidente, i media americani ricordano quanto accadde in quelle drammatiche ore, con la testimonianza del papà dei due sopravvissuti più giovani: Martin Sosa, 58 anni, intervistato dal New York Post, ha raccontato di quel viaggio, insieme a sua moglie e ai suoi figli, Sofia che all’epoca aveva 4 anni, e Damian che aveva 9 mesi. «Quell’esperienza ha fatto emergere il meglio dell’umanità - ha detto Martin - tanti uomini e donne vennero a soccorrerci senza pensare alla loro sicurezza. Siamo grati a tutti loro».
Sosa ha raccontato i suoi ricordi dell’improvviso guasto ai motori del volo, che portò all’ammaraggio, per fortuna senza conseguenze: «Ci fu un'esplosione nel motore sinistro (dovuta ad uno stormo di uccelli, ndr), lo vidi dal mio posto. Poi sentii uno strano silenzio, i motori si erano fermati: diedi un’occhiata a mia moglie e ci rendemmo conto che eravamo nei guai, le sue parole». Poi quei tre minuti di terrore, l’eroica decisione del comandante di ammarare, e infine la salvezza. «Quando sopravvivi ad un’esperienza simile, così vicino alla morte, diventi più tollerante verso qualunque cosa - conclude Martin - Ti fa apprezzare ogni giorno della tua vita come fosse un regalo». Ora l’uomo e sua moglie hanno avuto un terzo figlio, per il più classico dei lieto fine.
Ultimo aggiornamento: Martedì 15 Gennaio 2019, 17:40
© RIPRODUZIONE RISERVATA