Ameba mangia-cervello infetta ragazzino mentre nuota: «Ora combatte per la vita»

Solo 4 persone su 154 sono sopravvissute all'attacco dell'ameba mangia-cervello

Ameba mangia-cervello infetta ragazzino mentre nuota: «Ora combatte per la vita»

di Paolo Travisi

Una giornata di sole, di vacanza per fare una nuotata, quella di Caleb Ziegelbauer, 13 anni, originario della Florida. Il giovane ne ha approfittato per un tuffo nelle acque di Port Charlotte Beach, per poi fare ritorno a casa. Cinque giorni dopo, lancinanti dolori alla testa, poi altri sintomi, come febbre e disorientamento. Il tredicenne allora è stato portato d'urgenza in ospedale, dove i sanitari gli hanno dapprima diagnosticato una forma di meningite, salvo poi cambiare la diagnosi. L'ameba mangia-cervello era la causa del suo male che in pochi giorni ha provocato una serie di lesioni fatali per il 13enne.

Organismo invisibile e mortale

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Si chiama Naegleria fowleri, ma comunemente è chiamata ameba mangia-cervello, perché questo microorganismo unicellulare attacca varie parti del nostro corpo, provocando danni irreparabili al cervello. L'ameba causa una malattia chiamata meningoencefalite amebica primaria, molto rara quanto pericolosa, che ha un tasso di mortalità superiore al 97% secondo i dati del Center for Disease Control and Prevention, tanto che solo 4 persone su 154 infezioni confermate negli Stati Uniti dal 1962 al 2021 sono sopravvissute.

Cosa fa l'ameba

Naegleria fowleri vive in tutto il mondo, predilige ambienti di acqua dolce e calda anche fino a 46 gradi ed infatti le infezioni di solito avvengono nel periodo estivo. Vive sul terreno fangoso, ma può anche nuotare nelle acque libere. Molte delle persone infette non mostrano alcun sintomo, poiché l'ameba vive tranquillamente nel loro intestino, ma Naegleria fowleri, spesso entra anche attraverso il naso e distrugge il tessuto cerebrale, strisciando sul nervo olfattivo che dal naso arriva al cervello, portando alla morte l'essere umano infettato.

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Ci vogliono cinque giorni per accorgersi dell'infezione dell'ameba mangia-cervello; prima compare un forte mal di testa, febbre, nausea e vomito, fino a generare stati mentali alterati, allucinazioni, convulsioni, coma, fino alla morte entro 18 giorni dall'inizio dei sintomi.

Molto spesso, la malatti di meningoencefalite amebica primaria è difficile da rilevare, motivo per cui è frequente che solamente l'autopsia indichi la vera causa della morte.


Ultimo aggiornamento: Giovedì 28 Luglio 2022, 17:56
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