Alitalia, che beffa: Etihad sottrae i preziosi slot su Londra, Ita rischia di non volare da Heathrow

Alitalia, che beffa: Etihad sottrae i preziosi slot su Londra, Ita rischia di non volare da Heathrow

Erano soltanto tre i voli di Alitalia dal Terminal 2 di Heathrow di Londra nella giornata di venerdì: due su Roma e uno su Milano. Si tratta degli unici collegamenti aerei post Covid verso l'Italia della ex compagnia di bandiera. La nuova Ita pronta al decollo rischia di vedersi cancellare anche quelli dal tabellone: infatti, dal 31 ottobre, non avrà tecnicamente più “corridoi” di atterraggio e decollo sull’aeroporto principale della capitale britannica.

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Da Abu Dhabi è caduta un’ultima tegola sulla tormentata Alitalia: è l’eredità finale di Etihad, ex azionista di Alitalia ma ancora proprietaria dei preziosi “slot” sullo scalo britannico, tra i più ambiti al mondo. A fine agosto la compagnia aerea emiratina, ultimo azionista privato di Alitalia prima del commissariamento, si è ripresa indietro tutti gli slot: 5 coppie di “spazi” che la compagnia in dissesto pagava 10mila euro al giorno.

Come riporta il Sole 24 ore, la storia degli slot di Alitalia su Londra ha origini decennali. Inizialmente erano di Alitalia, ma la compagnia li cedette all’azionista Etihad, subendo molte accuse per essere stati svenduti (60 milioni di euro, ma il valore fu deciso da un esperto indipendente). Il 31 agosto scadeva la domanda di rinnovo degli slot per la prossima stagione invernale, che la Iata (organizzazione internazionale di compagnie aeree) ha fissato al 31 ottobre.

 

Etihad ha più volte sollecitato Alitalia a presentare domanda, ma senza ricevere risposte. A quel punto la compagnia aerea ha deciso, come misura precauzionale, di riprendersi i “corridoi”, per non perderli. Quello tra Etihad e Alitalia è stata un'unione fallimentare, finita con accuse reciproche: gli italiani rinfacciano ad Abu Dhabi di aver spolpato Alitalia (a partire dalla presunta svendita degli slot); gli emiratini sono rimasti delusi dalla gestione italiana.

Ad oggi, sarà importante per Ita accettare che, se vorrà continuare a volare su Heathrow, come la vecchia Alitalia, dovrà bussare alla porta degli Emiri o direttamente a quella dell’aeroporto.

Etihad, che perde Alitalia come “inquilino” dei propri slot, ci guadagna comunque. Prima della pandemia gli slot di Heathrow, come di molti altri aeroporti affollati, erano assegnati sulla base dell’inderogabile principio «Use it or Lose it». Se i corridoi non fossero stati utilizzati almeno al 50%, avrebbero dovuto esser restituiti allo scalo. Nel momento in cui si riprende gli “spazi” di volo su Londra, Etihad dovrebbe anche inaugurare dei voli tra l’Italia e Londra per non perdere i diritti.

Cosa che non ha alcuna intenzione di fare, perchè costosa e al momento in perdita.

Ma un inaspettato gesto della Iata aiuta la Etihad: l’associazione mondiale delle compagnie ha prolungato l’esenzione dall’obbligo di utilizzo. Dunque Etihad potrà tenersi gli slot fino alla prossima estate, senza doversi preoccupare di farci volare i suoi aerei.

Per la nuova Ita che partirà a metà ottobre, le prime due settimane di vita saranno coperte su Londra. Ma dopo dovrà decidere cosa fare di Londra. Ci sono due opzioni sul tavolo: o stipulerà un contratto ex novo con Etihad per affittare i medesimi slot della vecchia Alitalia, oppure comprarli direttamente da Heathrow. 

Prima del Covid, gli slot di Londra erano introvabili e carissim, diversamente da oggi dove c’è disponibilità, grazie alle molte compagnie che hanno abbandonato (momentaneamente) Londra. E probabilmente Ita potrebbe anche trovare degli slot migliori, come fascia oraria, per la clientela d’affari.

Heathrow, inoltre, non è la sola grana londinese per la futura compagnia di bandiera: sempre il 31 ottobre, c’è il rischio che vengano cancellati i voli da Londra a Linate. Stavolta, per colpa della Brexit.


Ultimo aggiornamento: Lunedì 13 Settembre 2021, 12:41
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