Abusi sessuali, oltre 250 sacerdoti coinvolti in un'indagine su presunte violenze

Secondo il dossier sulla pedofilia di 600 pagine pubblicato in Germania, nell'occultamento dei casi ci sarebbe il presunto coinvolgimento di Robert Zollitsch, che ha diretto la Conferenza episcopale tedesca

Abusi sessuali, oltre 250 sacerdoti coinvolti in un'indagine su presunte violenze

di Redazione web

Oltre 250 sacerdoti dell’arcidiocesi di Friburgo in Germania, avrebbero commesso abusi e violenze sessuali nei confronti di un numero molto elevato di presunte vittime, circa 540, secondo il rapporto dell'amministrazione ecclesiastica pubblicato stamani. Il documento, secondo i media tedeschi, attesterebbe prove di insabbiamenti che porterebbero ad un numero di vittime maggiore di quanto contenuto nel dossier ufficiale.

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Rapporto dettagliato

Nel rapporto vengono studiati oltre 20 casi per analizzare come le autorità arcidiocesane abbiano trattato le vittime e gli autori degli abusi, nonché quali strutture ne abbiano favorito le violenze. Gli obiettivi principali dell’indagine sono gli arcivescovi Oskar Saier e Robert Zollitsch, che secondo il rapporto avrebbero fornito indicazioni per coprire gli abusi sessuali commessi dal clero. Dal 2019 la commissione investigativa, formata da quattro esperti esterni di magistratura e polizia criminale, ha analizzato circa mille verbali della gestione diocesana e condotto complessivamente oltre 400 rilevazioni. 

Colpe ed insabbiamenti

Per i due personaggi più noti dell'indagine di Friburgo, il defunto arcivescovo Saier e l'arcivescovo Zollitsch, ci sono indicazioni di insabbiamenti sui casi di abusi.

In particolare, Zollitsch avrebbe attuato un “insabbiamento anticipato” dei casi e si è completamente rifiutato di collaborare con le forze dell’ordine. Nel 2010, la procura di Costanza aveva indagato Zollitsch per complicità in un caso di abuso nella sua arcidiocesi.

Nello scorso autunno, l’arcivescovo emerito di Friburgo ha pubblicato una dichiarazione in cui ammetteva “espressamente” le proprie colpe. L'84enne ha annunciato, tramite un portavoce, di non voler commentare il rapporto appena reso noto. Ora spetta alla Santa Sede il compito di pronunciarsi sulle conseguenze.


Ultimo aggiornamento: Martedì 18 Aprile 2023, 19:35
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