Legge contro l'aborto in Georgia: «Vietato se c'è il battito del cuore»

Legge contro l'aborto: «Vietato se c'è il battito del cuore»
Il governatore della Georgia, il repubblicano Brian Kemp, ha firmato una legge che vieta il ricorso all'aborto dopo l'individuazione di «un battito cardiaco fetale nell'utero», solitamente riscontrabile a 6 settimane dall'inizio della gravidanza. Il varo del provvedimento è destinato ad innescare una battaglia legale che potrebbe arrivare fino alla Corte Suprema.

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«La Georgia è uno stato che dà valore alla vita», ha detto Kemp prima di firmare il Life Act, «la più dura legge sull'aborto nel paese. Prendiamo posizione per coloro che non sono in grado di parlare per sé». Il governatore è consapevole del fatto che la legge verrà duramente contrastata. «Ma - dice - il nostro lavoro è fare ciò che è giusto, non ciò che è facile. Non arretreremo, continueremo sempre a lottare per la vita».

La legge, che entrerà in vigore a gennaio 2020, secondo le associazioni di diritti civili e esponenti democratici viola la decisione con cui la Corte Suprema, esprimendosi nel 1973 sulla causa Roe vs Wade, rese legale il diritto all'aborto per la donna. 
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 8 Maggio 2019, 10:07
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