Abbandona la figlia adottiva di 9 anni affetta da nanismo, mamma si difende: «Era una 22enne che voleva ucciderci»

Abbandona la figlia adottiva di 9 anni affetta da nanismo, mamma si difende: «Era una 22enne che voleva ucciderci»
Una coppia di genitori è stata accusata di aver abbandonato la figlioletta adottiva di 9 anni affetta da nanismo, ma la mamma si è difesa: «Non l'abbiamo abbandonata, ci aveva ingannato. In realtà era un'adulta di 22 anni con disturbi mentali. Ci voleva uccidere tutti».

La vicenda dai risvolti inquientanti si è svolta negli Usa. In un'intervista alla Daily Mail Tv, Kristine Barnett, la madre 45enne accusata di abbandono di minore, avrebbe lanciato delle accuse choc: «Mia figlia era in realtà un’adulta sociopatica affetta da nanismo che voleva ucciderci tutti». Kristine e il suo ex marito Michael Barnett, 43 anni, sono stati condannati per l’abbandono nel 2013 della figlia adottiva Natalia Grace, di origini ucraine, in un appartamento dell’Indiana prima di trasferirsi in Canada. La coppia aveva adottato Natalia Grace nel 2010.

Secondo le forze dell’ordine, la bambina avrebbe dovuto cavarsela da sola per tre anni nonostante fosse affetta da una rara forma di nanismo e avesse problemi a camminare.

Ma nell'intervista, Kristine insiste che vi sia stato un errore nel caso. Secondo la donna, al momento del presunto abbandono, Natalia non avrebbe avuto 9 anni come dichiarava, bensì 22.

La madre afferma che lei e la famiglia sarebbero le reali vittime della vicenda. Kristine racconta che Natalia Grace l'avrebbe spinta contro un recinto elettrico e versato candeggina nel suo caffè. «Faceva disegni di come voleva ucciderci, arrotolarci in una coperta e lasciarci nel cortile. Capitava che la trovassimo in piedi sopra di noi mentre dormivano nel mezzo della notte. Dovevamo nascondere tutti gli oggetti appuntiti. L’ho vista versare prodotti chimici, candeggina o Windex nel mio caffè e le ho chiesto, cosa stesse facendo. Al che mi ha risposto, ‘Cerco di avvelenarti'».

Poi Kristine continua: «I giornalisti mi fanno apparire come una molestatrice ma non esiste alcuna bambina. Natalia era una donna. Aveva le mestruazioni. Aveva denti adulti. Non è mai cresciuta di un singolo centimetro, cosa normale anche per un bambino affetto da nanismo».

I presunti campanelli d'allarme, durante il bagno della bambina. «La stavo lavando e ho notato che aveva delle sembianze da adulta. Ero stupita. Mi avevano detto che aveva solo 6 anni ma era chiaro che non fosse così». Kristine avrebbe dunque sottoposto Natalia a dei test per stabilire la vera età. La ragazzina avrebbe così confessato di avere 18 anni e da quel momento il suo atteggiamento sarebbe cambiato. Nel 2013, quando la famiglia adottiva si è trasferita in Canada, Natalia avrebbe interrotto le comunicazioni.

Ma la polizia locale racconta una versione differente. Secondo le autorità la bambina avrebbe 8 anni. Kristine e Michael sono stati arrestati prima del rilascio su cauzione lo scorso 18 e 19 settembre.

«Dal primo giorno questa era una missione d’amore. Ma quando porti un bambino nella tua casa, ti aspetti che sia un bambino - conclude Kristine -. Essere accusati di tutto questo non è comprensibile per me. È semplicemente orribile».

 
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 25 Settembre 2019, 17:17
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