Vertice UE: "Situazione resta grave, mantenere restrizioni"

Vertice UE: "Situazione resta grave, mantenere restrizioni"
(Teleborsa) - In corso, in videoconferenza, la due giorni del tradizionale vertice di marzo dei capi di Stato e di Governo dell'UE. Per l'Italia, ovviamente, partecipa il Presidente del Consiglio Mario Draghi. In serata, intorno alle 21, atteso l'intervento del Presidente Usa Joe Biden. Sul tavolo i temi legati alla pandemia ancora in corso, ma anche la proposta del pass verde digitale avanzata nei giorni scorsi dalla Commissione Europea. A tenere banco oggi il nodo dei vaccini con un focus sui ritardi nelle forniture, in particolare in quei Paesi che più hanno puntato su AstraZeneca, che ad oggi ha disatteso buona parte degli accordi di consegna previsti invece dal contratto siglato con l'UE.

Secondo quanto riferiscono a Bruxelles fonti UE, la Commissione sarebbe intenzionata a proseguire sulla via legale nei confronti di AstraZeneca se non otterrà risultati soddisfacenti sul rispetto del contratto per la consegna delle dosi del vaccino anti-Covid.
"Non vogliamo vincere una causa legale per il fatto di vincerla, ma per ottenere più dosi", soprattutto per il secondo trimestre, sul quale c'è preoccupazione, spiegano le stesse fonti, aggiungendo che c'è ancora "un grande divario" sulle dosi concordate, oltre a "confusione su quali lotti vanno a chi".

"Ci sono in Europa focolai con varianti molto pericolose. Dobbiamo potenziare la produzione dei vaccini e accelerarne la distribuzione e la somministrazione sia all'interno che all'esterno dell'Unione europea. Non possiamo più essere ingenui. è il momento di applicare i principi di reciprocità e proporzionalità prima di dare il via libera europeo alle esportazioni", ha detto nel suo intervento in apertura il Presidente del parlamento europeo David Sassoli al Consiglio europeo. "I nostri cittadini hanno fame di vaccini. non una sola dose deve essere sprecata o spedita dove non c'è bisogno", ha aggiunto.

Secondo la bozza di conclusioni della videoconferenza dei leader UE, di cui l'Ansa ha preso visione "L'accelerazione della produzione, consegna e diffusione dei vaccini resta essenziale per superare la crisi. Gli sforzi a tal fine devono essere ulteriormente intensificati. Sottolineiamo l'importanza della trasparenza e dell'estensione del regime di autorizzazione all'esportazione. Riaffermiamo che le aziende devono garantire la prevedibilità della loro produzione di vaccini e rispettare le scadenze contrattuali di consegna".

Nel testo viene anche rilevato che "la situazione epidemiologica del Covid resta grave, anche alla luce delle sfide poste dalle varianti. Le restrizioni, anche per quanto riguarda i viaggi non essenziali, devono quindi essere mantenute per il momento, mentre deve continuare a essere garantito il flusso senza ostacoli di merci e servizi all'interno del mercato unico, anche utilizzando i corridoi verdi".

"Il lavoro legislativo e tecnico sui certificati digitali interoperabili Covid sulla base della proposta della Commissione Ue," per tornare a viaggiare, in futuro, quando le condizioni epidemiologiche del Covid lo permetteranno, "dovrebbe essere portato avanti con urgenza", un altro dei passaggi della bozza.

Viene inoltre ribadito che l'Unione Europea "continuerà a rafforzare la sua risposta globale alla pandemia. Il lavoro sulla creazione di un meccanismo di condivisione dei vaccini deve essere portato avanti rapidamente in modo da integrare e supportare il ruolo guida di Covax nel garantire l'accesso universale e la diffusione dei vaccini".

Alla fine di questa settimana saranno in totale 88milioni le dosi anti-Covid distribuite nell'Ue grazie alla strategia guidata da Bruxelles. Di queste 62 milioni sono state inoculate, con 18,2 milioni di europei che hanno ricevuto le due iniezioni, pari al 4,1% del totale dell'Ue. Si legge nelle diapositive che la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen ha presentato ai leader dei 27, alla videoconferenza, e pubblicate su Twitter.

Sono invece 77 milioni le dosi esportate dall'Unione dal primo dicembre ad oggi. In particolare, 31 milioni di sieri sono stati consegnati in 54 Paesi che rientrano nell'iniziativa Covax.




Ultimo aggiornamento: Giovedì 25 Marzo 2021, 17:15
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