Stipendi, le donne pagate sempre meno anche se fanno lo stesso lavoro degli uomini
di Simone Pierini
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Inferiore, ma pur sempre imponente, la percentuale del divario di stipendio nell'ambito del lavoro pubblico, che coinvolge 3,58 milioni di dipendenti. Un 31,8% in più per il sesso forte che non sembra rendere onore alle fatiche giornaliere del mondo femminile. Nel pubblico impiego infatti la retribuzione media annua è di 32.968 euro, in crescita del 3,1% rispetto all'anno precedente, per effetto dei rinnovi dei contratti tra il 2016 e il 2018. Anche qui costantemente più alta per il genere maschile con 38.400 euro contro i 29.120 euro per il genere femminile.
La giustificazione di questo gap, secondo il rapporto dell'Inps, sembrerebbe legato a un'altra sostanziale causa. «Il differenziale retributivo per genere - si legge - appare più correlato alla maggiore presenza di lavoro part time tra le donne». Ed ecco i dati a conferma di questa tesi: «il numero di lavoratrici private - che nel 2018 hanno avuto almeno un rapporto di lavoro part time - è pari a 3.414.791 unità contro 1.993.261 di lavoratori maschili.
Nel 2018 circa il 22% dei lavoratori uomini ha avuto almeno un rapporto di lavoro a tempo parziale mentre tra le donne la quota di lavoratrici che ha avuto almeno un part time nell'anno è pari a circa il 51%». Nel pubblico invece è pari a 221.951 contro appena 48.989 maschi. Rispetto al totale per genere la quota di lavoratori che nel 2018 ha avuto almeno un rapporto di lavoro a tempo parziale per gli uomini si attesta al 3,3%, mentre per le donne è pari al 10,6%.
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Ultimo aggiornamento: Venerdì 15 Novembre 2019, 08:17
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