Governo di nuovo a rischio, risale lo spread

Governo di nuovo a rischio, risale lo spread
Non è durata a lungo l'intesa tra i mercati e la politica. Dopo le reazioni positive di Piazza Affari e dello spread alle ipotesi prima e al tentativo poi di formare un Governo tra M5s e Pd, il nastro si riavvolto in poche ore. Sono bastate poche parole del capo dei 5 Stelle Luigi Di Maio per gelare la Borsa a metà pomeriggio e far risalire lo spred.

Il differenziale di rendimento chiude a 170 punti base dai 167 di ieri, dopo aver toccato un massimo di giornata a 176 punti base. Il tasso sul decennale del Tesoro è allo 0,99%.

Il diktat lanciato dal leader del 5 stelle al Pd («se entreranno i nostri punti nel programma di governo si potrà partire, altrimenti meglio il voto») non è piaciuto alla controparte e non è stato certamente gradito dai mercati, che ora temono possa saltare tutto l'impianto dell'accordo che ha portato ad una conferma del Conte Bis.

La Borsa di Milano ha chiuso in rosso, tra scambi insoliti per il mese di agosto, per 2,1 miliardi di euro di controvalore. L'indice ha perso lo -0,35% dopo una clamorosa inversione di rotta a seguito delle parole del capo 5 stelle. La risalita dello spread ha affondato Banco Bpm (-3,35%) ed Mps (-4,86%). Segno meno anche per Ubi Banca (-2,77%), Unicredit (-1,14%) e Intesa -1,01%). Ha ridotto il calo Atlantia (-2,55%), già sotto tensione insieme a Autostrade Meridionali (-0,66%), Astm (-1,61%) e Sias (-2,49%), in prospettiva della revisione delle concessioni annunciata dall'ex-ministro dei Trasporti Graziano Delrio. 

Non sono mancati gli acquisti, che si sono concentrati su Cnh (+5,06%) in vista di un possibile scorporo di Iveco. Bene anche Amplifon (+1,65%), Pirelli (+0,85%), Exor (+1,32%) ed Fca (+0,84%). 
Ultimo aggiornamento: Venerdì 30 Agosto 2019, 19:20
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