Spid, anziani in difficoltà: solo il 10% lo ha attivato. La delega a nipoti in autunno a titolo sperimentale

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di Roberta Amoruso

La rivoluzione digitale per certificati, bonus, servizi pubblici e concorsi, è in pieno svolgimento. Non c’è dubbio. Ma non ancora per tutti. Rimangono sempre in affanno i meno digitalizzati e soprattutto gli anziani, almeno finché non partirà il nuovo sistema di doppia delega per ottenere Spid, il Sistema pubblico di identità digitale inserito nell’ultimo decreto Semplificazioni. Se tutto va bene se ne riparla in autunno, ad ottobre, quando partirà il meccanismo di delega, seppure in via sperimentale, quindi a macchia di leopardo.

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Spid, i nodi da sciogliere

Nel frattempo ci sono ancora dei nodi da sciogliere per il ministero per l’Innovazione tecnologica di Vittorio Colao, tra i paletti ai possibili delegati e le garanzie sulla sicurezza. Una volta innescati i corretti meccanismi anti-frode, sarà un Dpcm ad hoc ad indicare le modalità tecniche di implementazione. Modalità che verosimilmente ricalcheranno le linee guida dell’Agid e di cui dovrà tenere conto il Poligrafico dello Stato che entro settembre avrà pronta la piattaforma di gestione del nuovo sistema. A quel punto, i nonni potranno delegare i nipoti, figli o persone di «assoluta fiducia» per gestire comodamente da casa anche una modifica dell’Iban su cui accreditare la pensione, solo per fare un esempio tra i più delicati.

I TEMPI 
Dunque, ad oggi per quasi 22 milioni di italiani già in possesso dello Spid sono davvero a portata di click tutti i servizi della pubblica amministrazione. E in prospettiva lo saranno anche moltissimi servizi privati. Basta dunque un codice unico per accedere alla domanda per il bonus vacanze, o per il bonus baby sitter, per i servizi dell’Agenzia delle Entrate o per quelli dell’Inps, compreso il cedolino della pensione, o l’assegno per il nucleo familiare che sarà assorbito dall’assegno unico per i figli. Anche al cashback di Stato non si accede senza Spid passando per l’App Io. Il green pass per partecipare ad eventi come fiere, concerti, gare sportive, e cerimonie, è l’ultima porta aperta da Spid sempre attraverso l’App Io, uno dei canali di accesso al certificato per viaggiare anche all’estero.

Stesso discorso per il semplice certificato vaccinale già scaricabile all’interno del Fascicolo sanitario elettronico dai portali regionali attraverso le credenziali Spid, oppure attraverso la tessera sanitaria con chip (TS-CNS) o la Carta d’identità elettronica (Cie), un altro strumento di identificazione utilizzabile attraverso il pin fornito al momento del rilascio.

Il gap con anziani e non-digitalizzati andrà però colmato il fretta. Perché le vecchie credenziali saranno valide al massimo fino al 30 settembre, compreso quelle dell’Inps e dell’Agenzia delle Entrate. E questo vuol dire che ci sarà una vera corsa alla “delega” appena ce ne sarà la possibilità, visto che gli ultra 65enni che hanno già attivato il servizio sono solo il 10%, stando ai dati di Poste, l’operatore che raccoglie circa l’84% delle identità digitali. Ancora troppo poco per un Paese che punta alla digitalizzazione, ha una popolazione over 65 pari al 23% e 16 milioni di pensionati. 

COME FUNZIONERÀ
Innanzitutto, va detto che la soluzione della delega è pensata anche per risolvere una prassi diffusa, che spesso vede le persone impossibilitate ad utilizzare i servizi digitali comunicare le proprie credenziali di accesso ad un soggetto terzo, con evidenti rischi di sicurezza e tutela della persona. Acquisita la delega, invece, il soggetto di «accertata fiducia», non solo familiare quindi, sarà generata una qualifica associata (definita “attributo”) all’identità digitale del delegato: il sistema aggiunge tutte le informazioni, il soggetto effettivamente destinatario della delega, la tipologia di delega ricevuta e per quali servizi. Tutto tracciato quindi. La persona di fiducia potrà entrare nel portale di turno con la propria identità Spid personale e scegliere di agire anche per conto di altri: al massimo cinque per il momento. Due le tipologie di delega previste. La “semplice”, per coloro che potranno agire per conto di persone anziane o con un basso livello di digitalizzazione, avrà una durata temporale definita. Mentre la delega “generale” servirà a consentire a tutori, curatori e amministratori di sostegno di gestire digitalmente le pratiche relative ai soggetti tutelati. Entrambe potranno essere attivate rigorosamente online.
 


Ultimo aggiornamento: Sabato 19 Giugno 2021, 02:22
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