Smart working da rivedere. Non tutti i dipendenti privati con figli under 14 avranno diritto al lavoro agile agevolato al 100%. Gli effetti del decreto Milleproroghe ufficializzato a fine febbraio, non riguarderanno i genitori con figli piccoli che lavorano nelle imprese che hanno già previsto la possibilità di operare da casa per parte della settimana.
Chi invece è impiegato in un’azienda che non ha ancora concordato un piano per lo smart working, potrà chiedere al proprio datore di lavoro un accordo senza correre il rischio di un rifiuto.
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Caos smart working, cosa succede
Il governo sta lavorando a una circolare che dovrebbe chiarire la questione. Per i genitori di figli under 14 il diritto allo smart working semplificato era scaduto a fine dicembre. Il decreto introdotto dal ministero di Calderone, ha reintrodotto fino al 30 giugno il lavoro agile semplificato per i dipendenti fragili, sia del settore pubblico sia del privato. Nel secondo caso, per i lavoratori con figli under 14, non è stato definito l'ambito di applicazione della norma, riporta Il Messaggero.
Il problema non sembra però frutto della fretta o una dimenticanza da parte del ministero che ha redatto il decreto.
Smart working, chi può richiederlo?
Per i genitori under 14, rispetto ai fragili, è stata prevista la necessita che il lavoro da remoto sia compatibile con la prestazione da svolgere. Ma in concreto, chi può richiederlo? L'incertezza riguarda le imprese che hanno già adottato piani per il lavoro agile. Di certo, la norma non è pensata per chiunque. Su questo i sindacati aspettano una risposta dal governo.
#Smartworking, genitori under 14 in crisi: non tutti hanno diritto al lavoro agile, caos nelle aziende private Cosa succede https://t.co/CNO9Hdk8SS
— Leggo (@leggoit) March 6, 2023
Ultimo aggiornamento: Martedì 7 Marzo 2023, 13:05
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