Scuola, Draghi: speriamo nella riapertura anche in zona rossa dopo Pasqua
Draghi è tornato anche sul tema delle vaccinazioni, bacchettando le Regioni che sono indietro con il programma preparato dal Governo. Le differenze tra le Regioni nella somministrazioni delle dosi, ha dichiarato, "sono difficili da accettare. Le Regioni seguano le priorità del piano nazionale". "A un anno di distanza dobbiamo fare tutto il possibile per la soluzione della crisi. Sappiamo come farlo, abbiamo 4 vaccini sicuri e efficaci, ad aprile arriverà anche quello di Johnson&Johnson. L'obiettivo è vaccinare quante più persone possibile nel più breve tempo possibile", ha affermato.
Il presidente Draghi ha anche spiegato che il governo è già all'opera per compensare il ritardo di questi mesi: "l'accelerazione della campagna vaccinale è già visibile nei dati. nelle prime tre settimane di marzo la media delle somministrazioni è stata pari a 170mila dosi al giorno, più del doppio della media dei due mesi precedenti. Il nostro obiettivo è portare il ritmo a mezzo milione al giorno". "Una volta che abbiamo una logistica efficiente, e l'abbiamo, con maggiore pragmatismo si arriva a una maggiore velocità. Procedere spediti con la somministrazione è importante ma è cruciale vaccinare prima gli anziani e i fragili che più hanno da temere dal virus. L'86% degli ospiti delle Rsa ha ricevuto una dose".
Parlando del contesto europeo, Draghi ha affermato la necessità di richiamare le case farmaceutiche al pieno rispetto degli impegni. Inoltre, ha aggiunto, "dobbiamo ricostruire una filiera che non sia vulnerabile agli choc e alle decisioni che avvengono all'esterno". Per quel che riguarda il green pass europeo, l'obiettivo è dare "entro tre mesi" un certificato a chi è stato vaccinato o è guarito o comunque è immune al virus. "Occorre raggiungere questo obiettivo senza discriminazioni e nel rispetto dei dati sensibili dei cittadini. È un progetto complesso", ha sottolineato Draghi.
Un'ulteriore anticipazione dei temi del prossimo Consiglio Ue è arrivata sul dossier della digital tax: "riteniamo che il Consiglio Ue debba procedere ad una soluzione globale su una tassazione digitale entro la metà del 2021 e credo sia possibile grazie all'apporto degli Usa con la nuova amministrazione". In apertura, infatti, il presidente del Consiglio ha espresso la sua soddisfazione per la partecipazione del presidente americano Joe Biden al Consiglio Ue: "conferma la volontà di imprimere un forte slancio alle relazioni con l'Ue".
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 24 Marzo 2021, 11:15
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