Rottamazione-ter, 200mila domande nel Lazio. Il 31 luglio scade la prima rata

Rottamazione-ter, 200mila domande nel Lazio. Il 31 luglio scade la prima rata
Ultimi giorni per pagare la prima rata della rottamazione-ter delle cartelle. La scadenza, fissata al prossimo 31 luglio, riguarda quasi 1,2 milioni di contribuenti che avevano debiti con il fisco nel periodo fra il 2000 e il 2017 e che entro lo scorso 30 aprile hanno aderito alla definizione agevolata. L’Agenzia delle entrate-Riscossione ha già inviato la «Comunicazione delle somme dovute», cioè la lettera di risposta con il dettaglio degli importi da pagare e i bollettini delle rate secondo il piano di pagamenti scelto in fase di adesione. Il mancato pagamento della prima rata, ricorda l’Agenzia, fa perdere i benefici della rottamazione. I contribuenti ammessi alla rottamazione-ter pagheranno il debito residuo, senza sanzioni e interessi di mora.

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Ma il mancato, insufficiente o tardivo pagamento anche di una sola rata oltre la tolleranza di cinque giorni prevista per legge, puntualizza l’Agenzia delle Entrate-Riscossione, determina l’inefficacia della definizione agevolata, il debito non potrà essere più rateizzato e l’Agente della riscossione dovrà riprendere, come previsto dalla legge, le azioni di recupero. Inoltre, secondo quanto stabilito dal decreto Crescita che ha riaperto i termini per aderire agli istituti agevolativi della pace fiscale (rottamazione-ter e saldo e stralcio), le cartelle o avvisi già ammessi al pagamento agevolato, con prima o unica rata da pagare entro il 31 luglio 2019, non possono essere nuovamente inseriti in una dichiarazione di adesione perché l’istanza non sarà accolta.

Nel dettaglio la classifica delle regioni per numero di contribuenti interessati alla riapertura della rottamazione-ter vede in testa il Lazio con 200.981 contribuenti, seguita daa Campania (160.608) e Lombardia (155.397). Dopo le prime tre regioni ci sono Toscana (93.274), Puglia (85.191), Emilia Romagna (73.630), Veneto (69.916), Piemonte - Valle d’Aosta (68.321), Calabria (61.245), Sardegna (41.343), Liguria (33.229), Abruzzo (28.739), Marche (28.269), Umbria (24.571), Friuli - Venezia Giulia (15.955). In fondo ci sono Basilicata (12.766), Trentino - Alto Adige (8.052) e Molise con 6.231 contribuenti.

È possibile pagare in banca, agli sportelli bancomat abilitati ai servizi di pagamento Cbill, agli uffici postali, nei tabaccai aderenti a Banca 5 SpA e tramite i circuiti Sisal e Lottomatica, sul portale di Agenzia delle entrate-Riscossione e con l’AppEquiclick tramite la piattaforma PagoPa. Si può pagare anche agli sportelli dell’Agente della riscossione. Infine, è possibile pagare mediante compensazione con i crediti commerciali non prescritti. Si può pagare in un massimo di 18 rate che, dopo quella di luglio, sono fissate a novembre 2019 e poi febbraio, maggio, luglio e novembre di ogni anno a partire dal 2020.

I CONTRIBUENTI
La dichiarazione dei redditi precompilata intanto piace sempre di più. Quelle inviate entro la scadenza del 23 luglio sono 3,3 milioni, il 13,8% in più rispetto allo scorso anno e più che raddoppiate rispetto al debutto del 2015. Il 730 messo a punto dall’Agenzia è stato accettato senza modifiche da 609.000 contribuenti (+15%). I dati pre-caricati dall’Agenzia quest’anno sono circa un miliardo.

Terminata la ‘fase 1’, con l’invio del 730 precompilato entro il 23 luglio, l’Agenzia delle entrate ricorda la data del 25 ottobre, termine per presentare, al Caf o professionista abilitato, il 730 integrativo. Un’opzione, precisano le Entrate, possibile solo se l’integrazione comporta un maggiore credito, un minor debito o un’imposta invariata. La stagione dichiarativa 2019 si chiuderà il 30 novembre, ultimo giorno utile per presentare il modello Redditi precompilato e per inviare il modello Redditi correttivo del 730.

 
Ultimo aggiornamento: Giovedì 25 Luglio 2019, 11:36
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