Riscatto laurea, quanto costa e come funziona quello agevolato. Tridico: «Deve essere gratuito per tutti»

L'Inps ha messo a punto un sistema che consente di simulare il costo del riscatto della laurea

Riscatto laurea, quanto costa e come funziona quello agevolato. Tridico: «Deve essere gratuito»

Riscatto laurea, il presidente dell'Inps, Pasquale Tridico rilancia di nuovo la proposta di introdurre un riscatto gratuito del periodo di studi per la laurea. Già molte altre volte in passato Tridico ha suggerito al governo di varare il riscatto gratuito, misura che però avrebbe un costo stimato di 4-5 miliardi l'anno secondo gli stessi calcoli dell'Inps. Già ora tuttavia, rispetto al passato, è possibile riscattare la laurea a un costo agevolato. 

 

Riscatto gratuito

«C'è da fare - ha sottolineato il presidente dell'Inps - un intervento importante che ovviamente necessita di risorse importanti, quello della copertura di quel periodo formativo su base contributiva in modo che si possa, come avviene in Germania, riscattare la laurea in modo gratuito. Ora abbiamo il riscatto light che è un passo avanti, si riscatta la laurea nel modello contributivo con 20-22mila euro. Riscattare la laurea vorrebbe dire incentivare i giovani a studiare». 

«Bisogna rendere gratuito il riscatto della laurea», aveva detto Tridico anche in una intervista al Messaggero. «Farebbe parte di un pacchetto di policy insieme ad assegno unico e salario minimo. Spingerebbe i giovani a studiare e laurearsi. E introdurrebbe un’anticipazione implicita del pensionamento per le future generazioni». 

 

Il costo per lo Stato

L'operazione avrebbe però un costo notevole per le casse dello Stato. Secondo i calcoli dell'Inps il riscatto gratuito graverebbe sui conti pubblici per 4-5 miliardi l’anno.

 

Come funziona il riscatto low cost

Per accedere al nuovo sistema light, introdotto ormai tre anni fa dal governo Lega-5 stelle con lo stesso provvedimento con cui sono stati definiti quota 100 e reddito di cittadinanza, era inizialmente necessario non aver versato contributi prima del 1996. Successivamente, l'Inps ha però chiarito che non ci sono barriere temporali a patto di farsi calcolare tutta la pensione con il metodo contributivo.

 

Il simulatore

L'Inps ha messo a punto un sistema che consente di simulare il costo del riscatto della laurea

 

Quanti anni si possono riscattare 

Con il nuovo sistema agevolato si possono riscattare fino a 5 anni.

I periodi da recuperare per la pensione dovranno comunque essere precedenti al 29 gennaio 2019. È necessario inoltre essere iscritti a una delle gestioni dell'assicurazione generale obbligatoria. Sono escluse invece le casse private.

 

Quanto si paga 

La cifra da pagare per il riscatto light è fissata a 5.360,19 euro. Una quota che si riduce poi ulteriormente per effetto delle detrazioni. Per avere un confronto bisogna tenere presente che con il sistema ordinario, con un reddito annuo lordo di 32mila euro, per recuperare 12 mesi di studio per la pensione si spendono circa 10.600 euro, escluso sempre il vantaggio fiscale. Uno sconto quindi molto significativo. 

 

Il sistema contributivo 

Lasciando il metodo misto (in parte retributivo per gli anni di contribuzione precedenti al 1996), e facendosi calcolare tutta la pensione con il contributivo, l'assegno si riduce. Ma se gli anni di lavoro precedenti al 1996 sono pochi, la perdita può essere contenuta. E gli anni riscattati potrebbero consentire invece di anticipare l'uscita dal lavoro. Oggi infatti si può andare a riposo con la pensione ordinaria anticipata con 42 anni e 10 mesi di versamenti (uno in meno per le donne) indipendentemente dall'anno di nascita o con quota 102 (38 di contributi e 64 di età) o con Opzione donna (35 anni di contributi).

 

Quando conviene

Resta tuttavia un aspetto da tenere in mente: se riscattare la laurea sia conveniente o meno. Non si può generalizzare, bisogna verificare caso per caso. Le nuove regole hanno ridotto di molto il prezzo dell'operazione, soprattutto per chi ha stipendi alti. Con retribuzioni nette mensili sopra i 2.500 euro si può arrivare a risparmiare quasi il 70%. Ma se l'operazione non serve per andare a godersi la pensione in anticipo c'è da chiedersi se valga la pena. In quel caso infatti potrebbe essere più conveniente investire gli stessi soldi in altre forme di risparmio, potenzialmente più redditizie.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 24 Giugno 2022, 23:25
© RIPRODUZIONE RISERVATA