Reddito di cittadinanza, Inps: «Respinte 240mila domande dall'inizio dell'anno»

Su circa 1.290.000 domande pervenute nei primi dieci mesi del 2022, oltre 290.000 sono a rischio

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di Redazione web

Reddito di cittadinanza, stretta dell'Inps: «Respinte 240mila domande dall'inizio dell'anno». L'Istituto nazionale di previdenza ha infatti comunicato che «gli scenari di rischio elaborati ed i relativi allarmi» attivati dall'Inps hanno permesso di individuare su circa 1.290.000 domande di Reddito di cittadinanza pervenute, nei primi dieci mesi del 2022, oltre 290.000 a rischio: 240.000, per mancanza del requisito della residenza in Italia oppure per false o omesse dichiarazioni relativamente alla posizione lavorativa dei componenti il nucleo familiare, sono state respinte in automatico, prima che la prestazione potesse essere indebitamente percepita; 50.000 sono state sospese e sottoposte ad ulteriori controlli.

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Reddito e tensioni sociali agitazono piazze e web

Le piazze e i social. Intelligence e forze di polizia monitorano con grande attenzione le tensioni che si muovono nel Paese per prevenire il rischio di degenerazioni ed incidenti gravi. C'è una crescente fetta della popolazione in difficoltà economiche e c'è anche chi - come avvenuto con le proteste contro le restrizioni anti-Covid - è pronto a guidare e sobillare per propri fini il malcontento che serpeggia nella società.

Il pericolo è ben presente al ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi che, da prefetto di Roma, il 9 ottobre dell'anno scorso si è trovato a gestire l'assalto alla sede della Cgil capeggiato proprio da ben noti 'professionistì degli scontri di piazza. L'incendio è scoppiato sui social, con le minacce di morte alla premier Giorgia Meloni da un uomo preoccupato di perdere il reddito di cittadinanza. E proprio il reddito, con l'intervento di ridimensionamento promosso dal governo, è uno dei drappi rossi agitati da chi ha interesse ad alzare la tensione. C'è un problema reale visto che, secondo l'Inps, senza la misura nel 2020 ci sarebbero stati un milione di poveri in più. Ma queste sono valutazioni che spettano alla politica; alle forze dell'ordine tocca fronteggiare gli eventuali riverberi sull'ordine pubblico.

Lo sa perfettamente il capo della Polizia, Lamberto Giannini, reduce dalla gestione delle manifestazioni di dissenso durante la pandemia, con i cortei del sabato che creavano sistematicamente problemi in tante città.

Il prefetto ha avviato un giro in tutte le questure proprio per avere il polso della situazione. La parola chiave più volte ripetuta da Giannini è prevenzione: serve conoscere in anticipo i possibili focolai di tensione per evitare che qualcuno ne approfitti. Da qui l'invito a monitorare, ad esempio, la situazione delle aziende in difficoltà. Altra parola importante è mediazione: il difficile obiettivo è quello di assicurare a tutti la libertà di manifestare senza che però la protesta sfoci in violenza. Stringere contatti, dunque, con chi organizza le iniziative di piazza e stabilire regole d'ingaggio precise e condivise, evitando derive violente.

Occhi puntati, contestualmente, a chi soffia sul fuoco. I pretesti possono essere tanti, dal reddito di cittadinanza al caro-bollette, dalla guerra in Ucraina agli sgomberi, fino alle occupazioni studentesche. C'è la galassia anarchica e quella dell'antagonismo che potrebbero promuovere azioni contro il governo di centrodestra, anche per fare proseliti ed allargare la base di consenso. In questo senso, l'attentato ad Atene contro la diplomatica Susanna Schlein ed i disordini di lunedì scorso a Torino per l'udienza del processo ad Alfredo Cospito, hanno fatto suonare un chiaro segnale di allarme.

Naturalmente, oltre alla piazza, c'è da monitorare quello che si muove sul web, con i canali social che pullulano di individui e gruppi - più o meno organizzati - ben decisi ad alimentare dissidi ed indicare obiettivi da colpire. La Polizia postale segue quello che si muove in rete ed oggi è intervenuta con prontezza identificando nel giro di poche ore il responsabile delle minacce contro la premier. Ed il ministro Piantedosi ha invocato un «fronte comune contro chi alimenta un pericolosissimo clima d'odio e di violenza».


Ultimo aggiornamento: Venerdì 9 Dicembre 2022, 11:40
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