Reddito di cittadinanza, gente già in fila negli uffici dell'Inps
«Ieri sono stato a Bari e mi hanno segnalato che negli uffici dell'Inps si cominciano a vedere già code di persone che chiedono informazioni su come accedere al reddito di cittadinanza. E i dipendenti si trovano in difficoltà perché non sarà l'Inps a occuparsi della presentazione della domanda che da come ha spiegato il vicepremier Di Maio dovrà essere presentata on line o alle Poste. L'Istituto entrerà in gioco dopo quando appunto Poste ci girerà le domande per verificare i dati e incrociarli con quelli di Pra, Agenzia delle Entrate e Anagrafe dei comuni. Questo deve essere chiaro», ha detto Loy in un'intervista all'agenzia Adnkronos/Labitalia.
Secondo Loy, «è chiaro che il cittadino che ha bisogno, viste le immagini in tv in cui si dice che è tutto pronto, è tutto fatto, si catapulta per sapere quando potrà ricevere il reddito». «E lo fa presso uffici dell'Inps, mentre, è bene ripeterlo, l'Istituto entra in gioco in una fase successiva», conclude.
La platea delle famiglie beneficiarie del reddito di cittadinanza sarà di 1.248.000 nuclei e tra questi 241.000 dovrebbero essere di soli stranieri. Lo si legge nella Relazione tecnica del decreto sul reddito di cittadinanza e quota 100. Per i 241.000 nuclei composti di soli stranieri (il 19,3% del totale) è prevista una spesa di 1.486 milioni di euro su un totale di 7.493 milioni (il 19,8%) per «l'anno base». L'ultima stima indicava 164 mila nuclei di stranieri. Fuori dai criteri di residenza e permesso restano comunque 87 mila famiglie immigrate.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 24 Gennaio 2019, 13:58
© RIPRODUZIONE RISERVATA