Pensioni, rivalutazione tagliata: ecco cosa cambia sugli assegni. Uscita anticipata con quota 103 (62 anni d’età e 41 di contributi)

Le pensioni minime degli over 75 che da gennaio 2023 salgono a 600 euro

Pensioni, agli over 75 minime a 600 euro. Tagliata la rivalutazione (ecco cosa cambia sugli assegni)

Manovra. Il pacchetto pensioni è articolato e nel complesso porta ad un risparmio di spesa che solo per il taglio alle rivalutazioni automatiche arriva a 2,1 miliardi nel 2023 e 10 miliardi complessivamente nel triennio. Le novità del maxiemendamento riguardano le pensioni minime degli over 75 che da gennaio 2023 salgono a 600 euro.

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Pensioni, rivalutazione tagliata

Cambiano anche gli scaglioni della rivalutazione automatica all’inflazione: viene confermata la rivalutazione al 100% (7,3% inflazione 2022) per i trattamenti fino a 4 volte il minimo (l’incremento arriverà già con l’assegno pensionistico del 3 gennaio prossimo); nella fascia tra quattro e cinque volte il minimo la rivalutazione sarà dell’85% (nella prima versione era 80%); per gli assegni tra 5 e 6 volte il minimo la percentuale di rivalutazione scende dal 55 al 53%; nella fascia successiva (6-8 volte il minimo) si passa dal 50 al 47%; per la fascia tra 8 e 10 volte il minimo, la percentuale scende da 40 a 37%; per gli assegni superiori a 10 volte il minimo la rivalutazione sarà del 32% del parametro.

QUOTA 103

Per quanto riguarda i pensionamenti anticipati entra in scena Quota 103 (62 anni d’età e 41 di contributi) e la stretta su Opzione Donna: il requisito anagrafico sale a 60 anni (58 se con due figli, 59 se con uno) ed è consentito soltanto a lavoratrici che assistono familiari disabili, licenziate o invalide.


Ultimo aggiornamento: Martedì 27 Dicembre 2022, 08:34
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