Pensione a 67 anni, firmato il decreto che salva i 15 lavori gravosi dall'aumento dell'età

Pensione a 67 anni, firmato il decreto che salva i 15 lavori gravosi dall'aumento dell'età
«Firmato da Giuliano Poletti il decreto che esenta 15 professioni gravose da adeguamento età pensionabile a speranza di vita. Il sistema pensionistico non va scardinato. Vanno protette le fasce più esposte della società». Lo scrive su Twitter il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni.

L'esenzione dall'innalzamento dell'età pensionabile riguarda: infermieri e ostetriche; maestre/i di asilo nido e scuole dell'infanzia; macchinisti ferroviari; camionisti; conduttori di gru, autogru su autocarro, cestelli con piattaforma aerea, carrelli industriali; muratori; facchini; badanti; addetti alle pulizie; addetti alla raccolta di rifiuti; conciatori di pelli; operai e braccianti agricoli; marittimi; addetti alla pesca; siderurgici e lavoratori del vetro.

Il decreto ministeriale sulle 15 categorie di lavori gravosi «consente di allargare la platea dell'Ape sociale e dei precoci per il 2018 e permette nel 2019 e 2020 il pensionamento senza il previsto adeguamento alla speranza di vita a circa 49.800 lavoratori».
Lo spiega Stefano Patriarca, uno dei tecnici di Palazzo Chigi che ha lavorato al dossier. Questi numeri, prosegue, «vanno ad aggiungersi ai 69.400 lavoratori che potranno usufruire o dell'Ape sociale (che consente l'uscita dal mercato del lavoro anche con 4 anni di anticipo) o pensionarsi con 41 anni di contributi a qualsiasi età» (i precoci). Nel complesso, quindi, «tra il 2017 e il 2020 circa 119.200 persone potranno, se vorranno, anticipare l'uscita dal mercato del lavoro senza nessuna penalizzazione della pensione. Tutto ciò con un intervento finanziario a carico dello Stato coerente con le necessità di stabilizzazione finanziaria del bilancio pubblico», sottolinea Patriarca.

Ultimo aggiornamento: Sabato 3 Febbraio 2018, 11:58
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