Mercatone Uno, imprenditrice offre lavoro ai dipendenti licenziati: «Colpita dalla vicenda»

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di Simone Pierini
Imprenditrice offre lavoro ai dipendenti licenziati dalla Mercatone Uno. La donna, Vania Battistini, è titolare di un azienda che si occupa di pulizie di yacht all’interno del porto turistico Marina dei Cesari. «Da alcuni giorni sto seguendo sul giornale la vicenda del fallimento del Mercatone Uno - ha dichiarato al Resto del Carlino - Vicende, anche umane, che mi hanno colpito per cui ho deciso di alzare il telefono e dare la mia disponibilità per aiutare questi lavoratori».

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La proposta è di un lavoro a tempo determinato. «Io tutti i dipendenti naturalmente, non li posso assumere - ha aggiunto - ma due o tre penso proprio di sì, perché in questo momento c’è tanto lavoro. Io ho commesse soprattutto per il gruppo Azimut, ma anche per altri cantieri di Fano e in questo momento siamo nel pieno della operatività»

«Io non so esattamente come sono messe, giuridicamente, queste persone - spiega l'imprenditrice - anche con la cassa integrazione. Io comunque dò la mia disponibilità sia con contratti a chiamata o come lavoro occasionale. Questa storia del Mercatone mi ha colpita e se potessi fare qualcosa per alcuni di questi dipendenti rimasta senza lavoro e in mezzo alla strada, ne sarei veramente felice».



Un lavoro faticoso, come lo descrive Vania Battistini, ma che necessita di personale. «Si tratta di pulire e tirare a lucido gli scafi prima della consegna ai clienti - dice al Resto del Carlino - Non è un lavoro facile, anzi direi che è duro. Perché si possono lavorare anche dodici ore in un giorno. Magari poi un altro giorno, basta anche mezza giornata. Ma questo è un periodo molto intenso per cui se qualche dipendente vuole farsi avanti porte aperte per quello che mi riguarda».

SALVINI: «LICENZIAMENTI VIA FACEBOOK INFAMI»
«Un saluto ai ragazzi della Mercatone Uno che ho incontrato. Cercheremo di metterci l'anima»: è questa la promessa fatta dal segretario della Lega Matteo Salvini in un comizio a Cremona aggiungendo che «scoprire su Facebook di essere licenziati è una cosa infame, vergognosa e vigliacca». Salvini ha invocato una legge perché «se qualcuno prende soldi per acquistare una fabbrica, deve mantenerla in Italia o restiturli». «Ma sono sicuro - ha aggiunto - che Di Maio farà rispettare i contratti e le leggi».

EMILIA ROMAGNA CHIEDE A BANCHE SOSPENSIONE PAGAMENTO MUTUI PER LAVORATORI 
Prende corpo la sospensione del pagamento dei mutui per i lavoratori della Mercatone Uno. La misura è stata chiesta dalla Regione alle banche a sostegno di addetti sospesi dal lavoro, dopo la dichiarazione di fallimento dell'azienda da parte del Tribunale di Milano. E le banche, firmatarie del Protocollo di anticipazione della cassa integrazione, oggi convocate in Regione, a Bologna, si sono impegnate a coinvolgere l'Abi (Associazione bancaria italiana) regionale per studiare un protocollo da applicarsi temporaneamente, in attesa della definizione di norme nazionali, che preveda appunto la sospensione del pagamento dei ratei dei mutui. «Continua quindi - spiega una nota della Regione Emilia-Romagna - l'impegno per affrontare la crisi della Mercatone Uno, in assenza di un quadro di riferimento nazionale. L'assessore alla Attività produttive, Palma Costi, ha informato i rappresentanti degli istituti di credito della richiesta, presentata dalla Regione stessa e dalle organizzazioni sindacali al Governo (al tavolo ministeriale del 27 maggio scorso), affinché l'amministrazione straordinaria riprenda in carico i lavoratori Shernon, perché questo consentirebbe l'utilizzo degli ammortizzatori sociali necessari in questa drammatica situazione».

PROCURA MILANO INDAGA PER BANCAROTTA FRAUDOLENTA
La procura di Milano ha aperto un'inchiesta con l'ipotesi di reato di bancarotta fraudolenta, al momento senza indagati, in relazione al fallimento della società Mercatone Uno. I titolari dell'indagine sono il procuratore aggiunto Riccardo Targetti, che coordina il pool reati fallimentari, e il pm Roberto Fontana. Era stata la procura di Milano, insieme a due creditori (Savini Due e Falegnameria Adriatica), a presentare l'istanza di fallimento accolta il 23 maggio scorso dal presidente del Tribunale fallimentare Alida Paluchowski e dal giudice Sergio Rossetti. Con la sentenza era stata respinta l'istanza di concordato preventivo e dichiarato il crac della società Shernon Holding, srl con sede a Milano, che aveva rilevato le attività del marchio nell'agosto del 2018. Ora l'epilogo per lavoratori e fornitori e l'indagine che cerca di far luce sull'attività del gruppo negli ultimi mesi.
Ultimo aggiornamento: Martedì 4 Giugno 2019, 10:59
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