LA GIORNATA

Manovra, via libera della commissione: il governo pone la fiducia. Stralciata la misura sui 450 milioni ai Comuni

Prosegue l'iter per l'approvazione della legge di Bilancio. Gli aggiornamenti in tempo reale

Manovra, stralciata la misura sui 450 milioni ai Comuni

Stralciata dalla manovra la misura che stanziava 450 milioni di euro destinati ai Comuni. Dopo il rilievi della Ragioneria di Stato, lo ha deciso la commissione Bilancio della Camera, al termine dell'ultima seduta, sin dall'inizio decisamente movimentata. Votate anche le altre modifiche chieste sempre dalla Ragioneria, comprese quelle sulla Carta giovani-cultura e lo smart working.

Manovra, Camera: il governo pone la fiducia

Il governo pone la fiducia alla Camera sulla manovra. Lo ha annunciato all'Assemblea di Montecitorio il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani. La fiducia viene posta sul testo della commissione. Al termine della seduta si terrà la conferenza dei capigruppo. Dovrà decidere sul prosieguo dei lavori dell'Assemblea. 

Anticipata entrata in vigore riforma processo civile

Sulla riforma del processo civile il governo gioca d'anticipo. Con un emendamento del Governo alla legge di Bilancio la parte delle norme civili contenute nella 'riforma Cartabià, entrerà in vigore non più il 30 giugno, ma il 28 febbraio.

Ragioneria chiede stralcio comuni e altre 44 correzioni

Stralciare l'emendamento che stanzia 450 milioni per i Comuni e altre 44 correzioni di altrettanti emendamenti, in gran parte sempre per problemi di coperture. Sono i rilievi avanzati dalla Ragioneria sulle modifiche approvate alla manovra che tornerà quindi all'esame della commissione Bilancio della Camera.

Confindustria alberghi: allarme su aumento tassa di soggiorno

Gli alberghi non possono farsi carico di tutta la tassazione delle città. Il settore è stretto tra aumenti spaventosi dei costi, primo tra tutti è quello dell'energia, e la crescita astronomica del costo dei mutui accesi per resistere alla crisi Covid. Già a fine 2020 il ricorso all'indebitamento bancario nel settore alberghiero era di +45,6% a fronte del dato medio italiano di +34,5%. Una situazione molto delicata per le imprese del settore: la domanda turistica sta andando bene, ma l'incremento dei costi sta azzerando i margini rendendo sempre più difficile il recupero dei due anni di fermo causati dalla pandemia«. Lo sottolinea l'Associazione Italiana Confindustria Alberghi in una nota.

Manovra, Pd: salta fondo da 10 milioni per piano oncologico

Salta dalla legge di Bilancio il finanziamento di 10 milioni di euro che era stato annunciato per l'implementazione del Piano Oncologico Nazionale nel 2023. Lo afferma all'ANSA il deputato del Pd Marco Furfaro. A sostegno del Piano oncologico erano stati annunciati finanziamenti pari a 10 milioni di euro per il 2023 e altrettanti per il 2024.

Respinta la richiesta di stralciare norma sui cinghiali

È stata respinta in Aula alla Camera la richiesta delle opposizioni di stralciare dalla manovra i commi del maxiemendamento relativi alla norma che consente la caccia in città. M5s, Pd e Avs sono intervenuti sostenendo che la misura sia stata introdotta da un emendamento inammissibile perché non pertinente con la materia della legge di Bilancio. Il presidente di turno della Camera, Fabio Rampelli, ha replicato che «non ci sono i presupposti per la convocazione della Giunta per il Regolamento» e quindi la norma va considerata ammissibile.

Zampa: salta dalla legge di Bilancio l'anticipo al 2023 dell'indennità per i medici dei pronto soccorso

«Salta dalla legge di Bilancio l'anticipo al 2023 dell'indennità per i medici dei Pronto soccorso, per la quale sono stanziati 200 milioni. L'indennità partirà dunque dal 2024». Lo afferma all'ANSA la senatrice Sandra Zampa, responsabile Sanità del Pd. «Sull'anticipo dell'indennità, il governo non ha mantenuto le promesse fatte, nonostante - rileva Zampa - gli impegni presi su questo punto».

Meloni: «Si potrà migliorare, ma nessuna catastrofe»

«Mi pare che tra mille difficoltà, anche di rodaggio, con giorni complessi per la legge di bilancio e nonostante tutto quello che si può e dovrà migliorare, si può dire che rispetto a chi auspicava e prefigurava la partenza della nostra maggioranza e governo come una catastrofe, tutto il racconto fatto contro di noi sta tornando indietro come un boomerang». Così secondo quanto si apprende, la presidente di Fratelli d'Italia e premier Giorgia Meloni ai suoi parlamentari che ha incontrato per lo scambio degli auguri.

Meloni a Montecitorio per scambio auguri con parlamentari FdI

La presidente di Fratelli d'Italia e premier Giorgia Meloni è arrivata a Montecitorio per lo scambio di auguri di Natale con i suoi parlamentari (oltre che ministri, per quelli che hanno il doppio ruolo) che si terrà nell'aula dei gruppi a Montecitorio.

In Aula nel frattempo è in corso la discussione sulla manovra finanziaria.

Smart working, cosa cambia da gennaio

 

Manovra tornerà i commissione dopo discussione generale

Il rinvio della manovra in commissione Bilancio dovrebbe essere annunciato dai relatori al termine della discussione generale in coso alla Camera. Lo apprende l'Ansa da fonti di governo. In discussione generale sono previsti una trentina di interventi, per una durata di circa quattro ore. Poi altre due potrebbero bastare alla commissione per espungere dal testo della legge di bilancio la norma che stanzia 450 milioni di euro per i Comuni, approvata senza coperture per errore nella notte fra martedì e mercoledì in commissione. Quindi si tornerà in Aula dove il governo porrà la questione di fiducia, su cui la Camera voterà 24 ore dopo.

Tajani: «Attriti fisiologici, si chiuderà in tempo»

«Assolutamente sì». Il vicepremiere e ministro degli Esteri Antonio Tajani risponde così ad una domanda, parlando con l'Ansa a margine della Conferenza degli Ambasiatori alla Farnesina, sul rispetto dei tempi per l'approvazione della manovra entro fine anno. «Gli attriti sono fisiologici e fanno parte del gioco», ha aggiunto il ministro, ribadendo che il «voto favorevole ci sarà prima di fine anno».

Pos, nessuna soglia per le sanzioni

Dopo giorni di polemiche e scontri è stata cancellata dalla manovra la norma che eliminava le multe per gli esercenti che rifiutavano di utilizzare il Pos sotto i 60 euro. Restano dunque le sanzioni. Rimane confermato invece l’aumento della soglia del contante da mille a cinquemila euro. Arriva però il “ristoro” per la cancellazione della norma sul Pos. Per trovare soluzioni per mitigare i costi delle transazioni elettroniche fino a 30 euro a carico degli esercenti arriva un tavolo permanente tra le categorie interessate. Ma qualora non arrivi ad un “livello dei costi equo e trasparente” scatta per i prestatori dei servizi e le banche un “contributo straordinario” destinato a misure per contenere l’incidenza dei costi a carico degli esercenti.

Cartelle, a marzo stralcio sotto i 1.000 euro. Escluse le multe

Slitta di due mesi, dal 31 gennaio al 31 marzo, lo stralcio automatico delle cartelle fino a mille euro relative al periodo 2000-2015. Approvato anche l’emendamento che esclude dalla cancellazione automatica le sanzioni amministrative, comprese le multe. Inoltre i Comuni possono decidere di non applicare la norma. Così il governo ha provato ad ascoltare le richieste anche delle amministrazioni comunali che negli ultimi giorni si erano dette preoccupate per la tregua fiscale ipotizzata in una prima ipotesi dall’esecutivo con stralcio di tutte le cartelle al di sotto dei 1.000 euro. L’aiuto, infatti, era visto come fortemente impattante sulle casse comunali in quanto il 90% dei crediti non supera la soglia dei 1.000 euro. 

Verso breve ritorno in commissione, poi la fiducia

È iniziata alla Camera, con gli interventi dei relatori, la discussione generale sul Ddl bilancio. Al termine di questa fase il provvedimento, secondo quanto si è appreso, tornerà all'esame della commissione Bilancio per lo stralcio per mancanza di coperture finanziarie, delle che assegnano risorse ai Comuni. Nel corso della giornata l'Esecutivo ricorrerà alla questione di fiducia che verrà votata domani. Il via libera di Montecitorio è atteso entro Natale, mentre l'approvazione definitiva della Manovra da parte del Senato arriverà a ridosso della fine dell'anno.

 

 

Al via nell'Aula della Camera la discussione generale sulla Manovra. In base alle previsioni della conferenza dei capigruppo non sono previste votazioni fino alle 11. Sono in corso gli interventi dei relatori. In Aula c'è il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti. Marco Grimaldi di Avs, a inizio seduta, ha chiesto se il governo intenda rinviare il testo in commissione. Su questo, ha spiegato il vicepresidente Fabio Rampelli, «la presidenza non è in condizione di fornire risposte. Siamo in una fase in cui non sono previste votazioni».


Ultimo aggiornamento: Giovedì 22 Dicembre 2022, 20:46
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