Manovra, «247 euro da chi ne guadagna più di 75mila». L'idea di Draghi per bloccare gli aumenti delle bollette

Manovra, «247 euro da chi ne guadagna più di 75mila». L'idea di Draghi per bloccare gli aumenti delle bollette

Si è tenuta questa mattina a Palazzo Chigi la cabina di regia sulla manovra, con il premier Mario Draghi che si è riunito con il ministro dell'Economia Daniele Franco e con i capidelegazione di maggioranza e i responsabili economici dei partiti in vista della discussione in Consiglio dei ministri sull'emendamento alla legge di bilancio sul taglio delle tasse. In discussione c'è l'utilizzo dei 2 miliardi di 'avanzo' nel 2022, da destinare al calo delle bollette e a una decontribuzione per i redditi da lavoro più bassi.

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Taglio Irpef di 247 euro per i redditi oltre i 75mila

La misura che ha diviso la maggioranza questa mattina durante la cabina di regia riguarda la soluzione a quello che è un problema gravoso e urgente per le famiglie, cioè gli aumenti delle bollette di luce e gas. L'idea emersa durante il vertice sarebbe quella di un contributo di solidarietà da parte dei redditi più alti: si tratterebbe di annullare gli effetti del taglio dell'Irpef per i redditi sopra i 75mila euro

Il taglio dell'Irpef per i redditi oltre i 75mila euro potrebbe essere congelato per uno o due anni, nella proposta del premier Mario Draghi: il taglio sarebbe di 247 euro, per un costo totale che arriverebbe tra i 250 e i 270 milioni di euro. La proposta sarebbe quella di sospendere l'entrata a regime del taglio nel 2022 e forse anche nel 2023 per contrastare con quelle risorse il rincaro delle bollette. La maggioranza però è divisa: sull'intervento si sono detti a favore Pd, Leu e M5S, mentre avrebbero espresso i loro dubbi Lega, Forza Italia e Italia viva.

Chi c'era alla cabina di regia a Palazzo Chigi

L'emendamento del governo alla manovra confermerà il taglio strutturale di 7 miliardi di Irpef e 1 miliardo di Irap a partire dal 2022, si apprende da diverse fonti presenti, secondo le quali non si è toccato lo stanziamento alla base dell'accordo raggiunto tra i partiti al ministero dell'Economia per il taglio delle tasse. Finita la cabina di regia Draghi ha sentito telefonicamente i sindacati: dopo l'incontro di ieri sera a Palazzo Chigi, Cgil Cisl e Uil erano infatti in attesa di una nuova interlocuzione con il governo, che avrebbe confermato l'impianto illustrato ieri sera e starebbe valutando ulteriori interventi sulla distribuzione del carico fiscale a favore delle fasce medio-basse e per far fronte al caro-bollette. 

Alla riunione con il ministro dell'Economia Daniele Franco, hanno preso parte i capi delegazione di maggioranza e i responsabili economici dei partiti. Ci sono per il M5s Stefano Patuanelli e la viceministra Laura Castelli, per la Lega Giancarlo Giorgetti e il senatore Alberto Bagnai, per Leu Roberto Speranza e la sottosegretaria Maria Cecilia Guerra, per il Pd Andrea Orlando e il responsabile economico Dem Antonio Misiani, per Iv Elena Bonetti e il presidente della commissione Finanze Luigi Marattin, per FI Mariastella Gelmini e il sottosegretario Gilberto Pichetto Fratin.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 3 Dicembre 2021, 15:31
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