Lusso, nel 2020 la pandemia costerà al settore fino a 217 miliardi

Lusso, nel 2020 la pandemia costerà al settore fino a 217 miliardi
(Teleborsa) - La pandemia colpisce duramente anche l'alto di gamma, comparto tradizionalmente più resistente di altri alle crisi congiunturali: il mercato globale del lusso nel 2020 è, infatti, previsto chiudersi con una flessione tra il -21% e il -25%. Il canale online, tuttavia, ha raddoppiato il suo peso (al 23% dal 12% del 2019) e si stima che al 2025 il canale peserà più del 30% del valore di mercato. È quanto emerge dagli studi Altagamma Bain Worldwide Market Monitor 2020 e Altagamma Consensus 2021 presentati questa mattina.

Nel dettaglio, per il 2020 si stima un mercato dei beni di lusso personali in contrazione per la prima volta in 10 anni: circa 217 miliardi (-23% sul 2019 nello scenario base). La flessione del 50% nel secondo trimestre dell'anno, minimo mai raggiunto in questo mercato, si confronta con una performance in recupero nel terzo trimestre. Rimane tuttavia incertezza sulla chiusura dell'anno durante la stagione natalizia, legata all'evoluzione della seconda ondata del virus e ad eventuali ulteriori restrizioni. In funzione dell'andamento del quarto trimestre, la stima 2020 oscilla appunto tra -21% e -25%.

"Il 2021 sarà l'inizio della ripresa, benché il ritorno graduale ai livelli pre-crisi sia previsto a partire dal 2022 – ha dichiarato Matteo Lunelli, presidente di Altagamma – Il Consensus Altagamma stima per il 2021 una crescita a doppia cifra in tutti i comparti mediamente del 14%, con il consolidamento del retail digitale (+22%) e del mercato cinese (+18%), vero campione uscente dalla crisi. La reattività delle imprese ai grandi cambiamenti in atto sarà cruciale. Ciò richiede maggiori investimenti e un contesto che li incentivi con investimenti pubblici in ricerca, formazione, digitalizzazione, green transition. L'alto di gamma può essere il motore della nostra ripresa se messo al centro delle strategie di sviluppo e riconosciuto come elemento distintivo del soft power italiano ovvero il nocciolo identitario della nostra immagine nel mondo".

Nel 2021 la crescita maggiore è prevista per la pelletteria (+16%), con un sostanziale ritorno ai livelli 2019. Positive anche le previsioni per la cosmetica (+15%). Meno dinamici abbigliamento e calzature (+14%). Gioielli e orologi (+12%) risentono maggiormente della mancanza del travel retail. In uno scenario di normalizzazione, il retail fisico è previsto crescere del +15%, dopo il calo del 20% del 2020. Per il wholesale fisico (+8%) la situazione è più critica: già in forte sofferenza in alcune geografie, è peggiorata con l'impatto della pandemia e l'assenza dei viaggi. Opposto lo scenario per il digitale: gli analisti si aspettano che continui a crescere ancora più velocemente anche nel 2021 e sia per il retail digitale (+22%) che per il wholesale digitale (+18%) le crescite sono previste a doppia cifra.

Il 2020 e le previsioni 2021 confermano la solidità dei cinesi come primi consumatori mondiali del lusso: i loro acquisti - calati solo moderatamente nel 2020 nonostante la loro storica predisposizione al travel shopping - sono visti crescere del 20% nel 2021, quando si prevede almeno un parziale ritorno agli spostamenti al di fuori del Paese. Si prevede una moderata ripresa dei consumi da parte di europei (+11%) e nord americani (+12%), che fa seguito ad un deciso calo nell'anno in corso (tra il -20% e il -30%).
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 18 Novembre 2020, 16:15
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