Istat, segnali discordanti dagli indici di fiducia: positivi per le imprese, negativi per i consumatori
Il deterioramento della fiducia delle famiglie si è associato a comportamenti di consumo più prudenti mentre il mercato del lavoro ha evidenziato i primi segnali di peggioramento. A giugno, l'inflazione ha mostrato una nuova accelerazione diffusa tra tutte le componenti. Il differenziale con la media dell'area euro, pur rimanendo negativo, si è ridotto.
Le prospettive di crescita per i prossimi mesi appaiono quindi condizionate negativamente dal proseguimento della fase inflattiva, dal deterioramento del saldo della bilancia commerciale e dalla caduta della fiducia delle famiglie. Tuttavia, le aspettative delle imprese mostrano ancora contenuti e diffusi miglioramenti.
A giugno, gli indicatori di fiducia hanno mostrato segnali discordanti. L'indice composito della fiducia delle imprese è aumentato per il secondo mese consecutivo in tutti i settori economici anche se in misura più contenuta per industria e costruzioni rispetto ai servizi e al commercio al dettaglio. Nell'industria manifatturiera i giudizi sugli ordini e le attese sulla produzione hanno registrato un miglioramento. Nei servizi di mercato, la fiducia è salita in tutti i comparti e in misura più marcata per il trasporto e magazzinaggio e i servizi alle imprese e altri servizi.
Nello stesso mese, invece, tutte le componenti dell'indice di fiducia dei consumatori hanno invece evidenziato un peggioramento condizionate dai giudizi sul clima economico e quello corrente.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 11 Luglio 2022, 13:00
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