Razionamento gas: lampioni spenti e limitazioni a industrie e famiglie. Salvi gli ospedali. Sacrifici forse già da quest'estate

Il metano ad Amsterdam, listino di riferimento per l'Europa, è aumentato del 17% a 141 euro al Megawattora

Gas, Italia verso il razionamento? Dai lampioni all'energia: cosa può succedere

di Giusy Franzese

Bollette che schizzano e razionamenti. Il primo caso è già realtà da un po’ e con le quotazioni del gas arrivate a 140 euro c’è poco da illudersi sui conti finali delle prossime bollette. I razionamenti per ora sono solo ancora ipotesi. Anche se sempre più probabili. Comporteranno probabilmente sacrifici il prossimo inverno con limitazioni a orari e temperature per i termosifoni in casa e negli uffici, ma c’è anche chi prevede l’arrivo di misure limitative già quest’estate sul funzionamento dei condizionatori.

Gas, aria condizionata e consumi: primi sacrifici già in estate dopo il taglio dei russi

Il ministro Cingolani per ora non si sbilancia: vediamo - ha detto - se il taglio delle forniture di gas da parte della Russia è solo un episodio, oppure no. Poi decidiamo. A ogni modo, rassicura «abbiamo tutte le contromisure pronte». «Bisogna essere rapidi ma non precipitosi. Sono 24 ore che la Russia ha annunciato una diminuzione nelle forniture; i motivi - ha spiegato Cingolani - possono essere diversi, tecnici o di altro genere, e adesso vediamo nei prossimi giorni se questa diminuzione si stabilizza o se è un evento, un episodio e in base a questo poi si prenderanno decisioni opportune. C’è un gruppo di monitoraggio con gli operatori, ci sentiamo 4-5 volte al giorno e stiamo seguendo. Comunque abbiamo tutte le contromisure pronte; però la prima cosa da capire è se questo si stabilizza. Quindi vediamo cosa succede nei prossimi tre giorni e nel weekend e poi inizio di settimana prossima decideremo».

PRIMO EFFETTO: IL PREZZO

Il metano ad Amsterdam, listino di riferimento per il Vecchio continente, è aumentato del 17% a 141 euro al Megawattora. Nelle ultime tre sedute il prezzo del gas è cresciuto di quasi il 70%. Aspettiamoci bollette più salate.

SECONDO EFFETTO: ENERGIA RAZIONATA

Non è ancora così, ma potremmo arrivarci presto se il taglio alle forniture del gas russo dovesse protrarsi. Il governo potrebbe decidere di varare norme per limitare i consumi già adesso, così da non intaccare gli stoccaggi di gas. Attualmente sono al 54%. Ma l’obiettivo - per non avere problemi il prossimo inverno - è di riempirli entro fine autunno del 90%.

In questi ultimi giorni, tra l’altro, all’emergenza gas si sta sommando anche l’emergenza siccità. Con il fiume Po a secco nel Piemonte in oltre cento comuni sono già in vigore i razionamenti di acqua.

LAMPIONI SPENTI

I razionamenti potrebbero riguardare anche l’illuminazione pubblica, con lo spegnimento anticipato dei lampioni.

I PIANI DI EMERGENZA

Ogni Paese sta già preparando il suo. Più è dipendente dal gas russo, più i sacrifici saranno incisivi. Anche la Commissione Ue ha predisposto un piano di emergenza che di fatto è un “mutuo soccorso” tra i vari Paesi: quelli che dispongono di altre fonti di approvvigionamento, come la Spagna, che ha una buona capacità di rigassificazione, dovranno condividere il loro gas con i Paesi colpiti dai tagli operati dalla Russia. In base a un regolamento Ue sulla sicurezza delle forniture del 2017, ciascun Paese colpito può dichiarare un‘emergenza a livello nazionale, ma può anche invocare la clausola di solidarietà, che obbligherebbe i Paesi vicini ad aiutarlo.

LE INDUSTRIE

Il razionamento della somministrazione di gas, in caso di applicazione del piano di emergenza, comincerebbe dal settore industriale. La Commissione Ue vigilerà affinché le imprese di un Paese che non soffre di problemi di fornitura non abbiano vantaggi competitivi rispetto a quelle che operano in Stati membri più colpiti da Mosca.

OSPEDALI E SERVIZI ESSENZIALI

Le forniture di energia agli ospedali e ai servizi essenziali non saranno razionate.

IL DECALOGO

Anche l’Aie (agenzia internazionale energia) ha messo a punto un piano in caso di emergenza in dieci punti, che riguarda il gas ma anche il petrolio. Nel piano si suggerisce ai governi di incrementare lo smart working (almeno tre giorni a settimana, ove possibile) e le riunioni d’affari da remoto, così da ridurre il consumo di energia per gli spostamenti. Secondo l’Aie il risparmio più consistente, circa 470 mila barili al giorno, si potrebbe avere se i governi varassero misure per aumentare il car sharing, così da ridurre il consumo di carburante pro-capite. Ma anche le domeniche senza auto, le targhe alterne nei giorni feriali, l’efficientamento dei trasporti pubblici, il maggior utilizzo di biciclette. Nel decalogo c’è anche la riduzione dei limiti di velocità sulle autostrade di almeno 10 km all’ora. Secondo l’Aie riducendo la velocità si risparmierebbero circa 290 mila barili/giorno di consumo di petrolio dalle auto e altri 140 mila barili/giorno dai camion.


Ultimo aggiornamento: Sabato 18 Giugno 2022, 10:43
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