Mamme equilibriste tra casa e lavoro, in Italia il 42,6% tra i 25 e i 54 non è occupata. Il rapporto

Save The Children diffonde il rapporto «Le Equilibriste. La maternità in Italia 2022» con i valori delle regioni italiane dove essere madri è più o meno semplice

Mamme equilibriste tra casa e lavoro, in Italia il 42,6% tra i 25 e i 54 non è occupata. Il rapporto

Arriva la Festa della Mamma, ma - dati alla mano - sul fronte lavoro per le madri italiane c'è ben poco da stare contente. Il 42,6% delle mamme tra i 25 e i 54 anni non è occupata e il 39,2% con 2 o più figli minori è in contratto part-time. Solo poco più di 1 contratto a tempo indeterminato su 10 attivato è a favore delle donne nel primo semestre 2021. Nel solo 2020 sono state più di 30mila le donne con figli che hanno rassegnato le dimissioni.

Bonus di 200 euro in arrivo a luglio: dai lavoratori ai pensionati, ecco chi lo riceverà

Per il settimo anno consecutivo, Save The Children diffonde il rapporto «Le Equilibriste. La maternità in Italia 2022» con i valori delle regioni italiane dove essere madri è più o meno semplice, con il Nord in cima e il Sud, seppure in basso nella classifica, ma in ripresa nei servizi alla prima infanzia. 42,6% delle madri tra i 25 e i 54 anni non è occupata. È un «quadro critico» quello che emerge dalla ricerca che riguarda circa 6 milioni di madri «equilibriste» che si dividono tra vita familiare e lavorativa, spesso senza supporto e con un carico di cura, aggravato dalla pandemia.

Anche la lieve ripresa economica dello scorso anno è stata caratterizzata «da ingiustizie di genere»: delle 267.775 trasformazioni contrattuali a tempo indeterminato del primo semestre 2021, solo il 38% riguarda donne.

Il 42,6% delle donne con figli nella fascia d'età 25-54 risulta non occupata, con uno divario rispetto agli uomini di più di 30 punti percentuali. Le province autonome di Bolzano e Trento mantengono da varie edizioni, rispettivamente, la prima e la seconda posizione. Dietro le prime due, seguono l'Emilia-Romagna, il Friuli-Venezia Giulia, la Lombardia, la Toscana e la Valle d'Aosta. Al contrario, le regioni del Mezzogiorno (assieme al Lazio) si posizionano tutte al di sotto del valore di riferimento (pari a 100), evidenziando come sia più difficile per le mamme vivere in alcune di queste. Basilicata (19ø posto), Calabria (20ø posto), Campania (21ø posto) e Sicilia (17ø posto) si avvicendano da anni nelle ultime posizioni. Quest'anno c'è anche la Puglia (18ø posto).


Ultimo aggiornamento: Venerdì 6 Maggio 2022, 14:01
© RIPRODUZIONE RISERVATA