Cambiare il sistema per renderlo più sostenibile. Di economia circolare, nuovi modelli di sviluppo e mobilità intelligente si è discusso ieri all'Auditorium di Roma in una giornata di incontri e tavole rotonde organizzata dal Messaggero a cui hanno partecipato ministri, economisti e manager. Se l'obiettivo è chiaro per tutti, non sempre su come arrivarci c'è identità di vedute. «Cambiare i comportamenti dei cittadini è il requisito preliminare» per promuovere l'economia circolare, ha detto il direttore del Messaggero, Virman Cusenza, aprendo i lavori davanti a una sala affollata di studenti. In platea anche l'editore del Messaggero, Francesco Gaetano Caltagirone.
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IL SISTEMA PRODUTTIVO
«Un sistema ecocompatibile non si fa con le tasse, si fa con gli incentivi. Questo mi ha spinto a fare il decreto Clima, dove si parla di incentivi», ha sottolineato il ministro dell'Ambiente, Sergio Costa. L'imposta sulla plastica prevista in manovra «va assolutamente rimodulata, ci sono le plastiche compostabili che sono una realtà importante per l'Italia e che vanno nel compost», ha proseguito Costa. Salvo quindi da nuovi balzelli tutto ciò che è «compostabile, riciclabile e biodegradabile». L'obiettivo, ha insistito il ministro, è quello di «aiutare quelle aziende che vogliono cambiare il sistema produttivo». Tassare «tutto ciò che non è riciclabile ha un senso. Ciò che è riciclabile non va assolutamente tassato. Ne stiamo parlando, sicuramente una quadra la troviamo».
«L'imposta sulla plastica ha lo scopo di disincentivare i prodotti monouso e promuovere materie compostabili ed eco-compatibili», ha puntualizzato nel suo intervento il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri. «Non è un'imposta generalizzata sulla plastica, materiale di cui difficilmente riusciremo a fare a meno, ma ha l'obiettivo di limitare l'impiego di oggetti che usi una volta e rimangono nell'ambiente per centinaia di anni», ha rimarcato il titolare di via XX Settembre. «L'imposta sarà per esempio applicata sulla bottiglietta d'acqua ma non sulla borraccia che viene riempita più volte», è stato poi l'esempio fatto dal ministro che considera la sostenibilità «al centro dell'azione del governo». «La circolarità - ha continuato Gualtieri - e la sostenibilità sono collegati. Se non neutralizzeremo le emissioni, siamo in pericolo. Tutto questo si intreccia con il sistema produttivo. Deve essere principio ispiratore dell'azione di governo».
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L'INNOVAZIONE
Il ministro dell'Economia ha poi ribadito che l'esecutivo non taglierà i fondi per «scuola, università e famiglia come qualcuno ci aveva suggerito». «A chi diceva che reperire le risorse fosse facile facendo sei miliardi di tagli lineari ho detto no, non togliamo un euro a questi settori», ha rivendicato Gualtieri. «Dobbiamo mettere al centro della manovra gli investimenti perché senza investimenti non c'è futuro», ha affermato ancora il ministro.
Ultimo aggiornamento: Domenica 29 Maggio 2022, 12:32
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