Economia circolare e ricambi introvabili: Ecco il piano C!

Per Luca Morini e Angelo Fabrizi: «Abbiamo di fronte una straordinaria opportunità per cambiare rotta»

Economia circolare e ricambi introvabili: Ecco il piano C!

di Redazione web

Ricambisti Day, a Verona si è tenuta la settima edizione del congresso organizzato dal notiziario motoristico e dedicato alla figura professionale del ricambista. Fra i temi al centro del dibattito, l’importanza di puntare sui servizi a valore aggiunto, sulla relazione di fiducia con il cliente e sulle prospettive derivanti dalla mobilità alternativa. 

Fra i relatori che hanno preso parte all’evento, Luca Morini (CEO Gps motori) e Angelo Fabrizi (Partner del Gruppo MuoviAmo), sono intervenuti sul tema del recupero ricambi.
“L’economia circolare ci offre una straordinaria opportunità per cambiare rotta” hanno affermato Morini e Fabrizi le cui aziende sono coinvolte nel progetto di recupero dei ricambi di relitti assicurativi. Dal 2000 infatti, tutti i produttori devono realizzare veicoli composti per il 95% del proprio peso da materiali recuperabili, per l’85% attraverso il riuso dei componenti e per il 10% tramite il recupero energetico. 

Per Morini: “Abbiamo intrapreso un percorso che ci permette di generare mobilità attraverso dei sistemi di riparazione e di utilizzo dei ricambi diverso rispetto alla normalità.

Ci occupiamo in particolare di fornire una soluzione per quanto riguarda i ricambi mancanti. In quest’ottica recuperiamo i cosiddetti relitti delle macchine per estrarne ricambi. Il relitto viene smontato in maniera scientifica e classificato in base alla qualità del ricambio. Si procede poi ad un’eventuale riparazione e rigenerazione dello stesso ricambio che poi è destinato ad essere reimmesso sul mercato. Si tratta del primo passo di uno sviluppo importante, con volumi e valori economici significativi. A tutti gli effetti offriamo un ricambio garantito”.

"Noi di MuoviAmo - prosegue Fabrizi - siamo orgogliosi di poter far parte di questa filiera. Non vediamo una semplice normativa dietro il decreto europeo ma una giusta filosofia ed una vera opportunità di crescita culturale. Non dobbiamo vedere il riciclo come indice di bassa qualità. L’abbattimento dell’uso delle risorse naturali, la riduzione delle emissioni di gas e della quantità di rifiuti, al contrario, aumentano la qualità della nostra vita. Riciclare è sinonimo di sviluppare. Saper riusare non è un limite, anzi, aumenta la competitività, l’ingegno e crea nuova occupazione."


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 29 Marzo 2023, 13:49
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