Ecco il Progetto Opera per la dismissione del gruppo Fenice Holding

Ecco il Progetto Opera per la dismissione del gruppo Fenice Holdingq

Si è completato con successo l’ultimo processo di cessione, denominato «Progetto Opera», finalizzato alla valorizzazione del gruppo che fa capo a Fenice Holding Spa in liquidazione («Gruppo Fh») in esecuzione dell’accordo di ristrutturazione del debito (ex art. 182-bis della legge fallimentare) sottoscritto nel 2016 dalle società del gruppo con i propri creditori finanziari.

L’operazione, avviata all’inizio del 2020, ha visto dieci primari istituti di credito cedere la loro partecipazione di controllo ed i crediti vantati nei confronti del Gruppo FH a Negentropy Capital Partners, fondo fondato nel 2009 da Ferruccio Ferrara e specializzato in credito opportunistico. L’operazione è stata strutturata come acquisto delle azioni possedute dagli istituti di crediti in Fenice Holding, nonché come acquisto dei crediti vantati dagli istituti di crediti nei confronti di due societá del Gruppo Fh da parte di un veicolo di cartolarizzazione ex legge 130/99 per un Gbv complessivo di circa 91 milioni di euro.

Nell’ambito del processo di dismissione, il Gruppo Fh é stato guidato dal liquidatore, il professore Renato Giovannini, ed é stato assistito da Cassi e Associati (con Fabio Cassi e Matteo Pattavina) quale advisor finanziario. Giovanardi Studio Legale ha assistito i creditori finanziari in tutte le fasi dell’operazione, inclusa la cessione delle partecipazioni detenute in Fenice Holding Spa in liquidazione.

Il team di Negentropy, coordinato da Marco Breda, é stato assistito dallo studio Cappelli RCCD (con il partner Alberto Del Din, il counsel Fabio Zambito e l’associate Pietro Stefani) per tutti gli aspetti concernenti la cessione dei crediti, da Elexia (con i partner Andrea Migliore e Nicola Cinelli) per tutti gli aspetti relativi la cessione delle azioni e da Deloitte (con il partner Francesco Saltarelli e il senior manager Francesco Trivisano) per tutti gli aspetti fiscali.

Loan Agency Services, Agente dell’accordo di ristrutturazione del debito, ha coadiuvato le diverse parti per il tramite dell’Avv. Paola Policicchio.

Fenice Holding SpA è stata costituita a Milano nel 2012, con il professore Renato Giovannini presidente e garante delle Banche azioniste che detenevano circa 83% delle azioni di Fenice Holding( primo socio Unicredit, poi Mps, Unipol, Bpm, Bpv, Intesa, Bnl, Creval). La società è nata in esecuzione del concordato preventivo Hbf, (società riferibile alle famiglie Fusi e Bartolomei), la quale controllava fra le altre BTP Baldassini-Tognozzi-Pontello e Una Hotel & Resort, con capitale di circa 300 milioni. Le azioni di Fenice Holding (83%) sono stato conferite alle Banche, che hanno accettato di tramutare i loro crediti verso Hbf in azioni. Fenice Holding e le società da questa (direttamente o indirettamente) controllate nel 2016 hanno sottoscritto degli accordi di ristrutturazione del debito ex art. 182-bis della legge fallimentare presso il tribunale di Prato.

Lo scorso 26 maggio, Negentropy Capital Partners società di diritto inglese vigilata dall’Fca (Financial Conduct Authority) specializzato in credito opportunistico e real estate, ha presentato due proposte irrevocabili di acquisto (binding offer) che le banche hanno accettato il 10 novembre. Infine, il 26 novembre presso lo studio del notaio Luca Domenici a Roma, è avvenuto il closing dell’operazione cosiddetta «Progetto Opera», con la cessione da parte delle Banche del loro pacchetto di controllo di Fenice Holding e dei loro crediti (circa 91m di Gbv) che ha di fatto portato a compimento l’operazione iniziata nel lontano 2012 iniziata con la nascita di Fenice finalizzata al recupero dei crediti di circa 550 milioni di euro vantati dalle banche nei confronti di Hbf.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 4 Dicembre 2020, 16:10
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