Si avvicina la scadenza del 30 giugno entro la quale deve essere presentata la dichiarazione dei redditi. Chi scala al 30 luglio va incontro a una maggiorazione dell’importo dovuto dello 0,4 per cento a titolo d’interesse corrispettivo. Allo studio la possibilità di autorizzare tramite decreto della presidenza del Consiglio il consueto differimento del termine del versamento del 30 giugno al 20 luglio per quasi 4,2 milioni di partite Iva (senza maggiorazioni a titolo di interessi). Già dal 10 maggio scorso è possibile accedere con le proprie credenziali al sito dell'Agenzia delle Entrate per visualizzare ed eventualmente accettare la dichiarazione precompilata 2021, sia per chi presenta il modello 730 sia per chi presenta il modello Redditi.
Debutta il superbonus - Nella dichiarazione dei redditi 2021 debutta anche il superbonus del 110 per cento: per le spese sostenute dal primo luglio scorso, in caso di mancato esercizio dell’opzione per lo sconto in fattura e la cessione del credito, sarà nel 730 (o nel modello Redditi) che bisognerà indicare la spesa sostenuta per riscattare il rimborso Irpef. Ma a quali sanzioni va incontro chi non presenta la dichiarazione dei redditi nei tempi stabiliti? Si applicano le norme del ravvedimento operoso che consentono di ridurre l’importo applicato in considerazione del periodo di ritardo nell’invio solo se la dichiarazione dei redditi viene presentata entro 90 giorni dalla scadenza ordinaria, dopodiché viene considerata omessa.
Il tema multe - A quel punto le multe diventano salate: le sanzioni previste variano a seconda della situazione e vanno dal 60% al 120% delle imposte dovute (con un minimo di 200 euro).
Ultimo aggiornamento: Venerdì 18 Giugno 2021, 16:03
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