Decreto Sostegni, ristoranti e imprese: 14 miliardi e nuovi criteri per gli aiuti

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di Michele Di Branco e Giusy Franzese

Un piatto da 14,1 miliardi per assicurare nuovi ristori alle aziende che hanno già presentato istanza e ottenuto i contributi a fondo perduto introdotti con il primo decreto. E’ questa la portata più importante del menù che il governo sta mettendo a punto con il Sostegni-bis, finanziato con un extra deficit di 40 miliardi, che l’esecutivo dovrebbe licenziare entro la fine di questa settimana. Il provvedimento si compone di 48 articoli ed è ancora incompleto: 11 non contengono il testo. Devono infatti ancora essere definite le norme che riguardano il rifinanziamento del fondo montagna, la proroga delle indennità dei lavoratori stagionali, turismo e sport, Ita, Tpl e settore ferroviario. Mancano i dettagli, inoltre, degli articoli riguardanti l’esigenza del commissario straordinario dell’emergenza Covid, sull’agricoltura, bollette acqua e gas, vaccini internazionali, scuola e difesa.

Dl sostegni: da REM a smart working, la bozza

Tutto deciso, invece, sui ristori. Le attività produttive colpite dalle restrizioni potranno ottenere le stesse somme già incassate, senza la necessità di inoltrare una nuova domanda, ricalcando quindi lo schema già previsto. Tuttavia, Palazzo Chigi ha introdotto un doppio canale. Il calcolo delle perdite sarà sempre in base al fatturato (o ai corrispettivi) ma si potrà scegliere il periodo di riferimento: in caso si scelga il confronto tra le perdite medie mensili 2019 e 2020 il contributo sarà uguale a quello in via di erogazione in queste settimane e arriverà in automatico a chi già ha fatto domanda e ha ricevuto il bonifico dall’Agenzia delle Entrate. In alternativa, si potrà optare per il calcolo basato sul periodo 1° aprile 2020-31 marzo 2021 in confronto allo stesso periodo 2019-2020. Sulla base di questa scelta, a beneficio di chi ha perso almeno il 30% ed ha un volume inferiore a 10 milioni, verranno applicate le stesse percentuali previste dal precedente decreto.

Reddito di emergenza, bonus spesa, smart working e canone Rai: le misure nella bozza del decreto sostegni bis

Dunque, definita la cifra di riferimento, l’importo del contributo è pari al 60% per cento per i soggetti con ricavi e compensi non superiori a 100 mila euro, al 50% per quelli da 100 a 400 mila euro, al 40% per quelli fino a un milione, al 30% fino a 5 milioni e al 20% fino a 10 milioni.
Sempre in tema di aiuti alle imprese, il governo si prepara ad estendere fino a fine maggio 2021 gli sgravi sugli affitti per chi ha con ricavi o compensi non superiori a 10 milioni di euro, che abbiano registrato perdite di fatturato di almeno il 30% rispetto all’ammontare medio mensile del 2019. I beneficiari dei contributi a fondo perduto del primo decreto Sostegni potranno continuare a beneficiare un credito d’imposta al 60% dell’ammontare mensile del canone di locazione di immobili a uso non abitativo e al 30% dell’ammontare mensile dei canoni per l’affitto d’azienda.

Tra le novità in arrivo, agevolazioni per i mutui e per l’acquisto della prima casa per gli under 36, il rinvio della plastic tax al 2022, lo stop della Tari, della prima rata Imu e della tassa sui tavolini per bar e ristoranti.

Prorogate anche le misure per la liquidità alle imprese ed esteso fino al 30 settembre lo smart working nel privato. In arrivo anche indennizzi ai club sportivi per le spese sostenute per effettuare i tamponi.

Come ampiamente previsto, il Reddito di emergenza sarà riconosciuto per altri due mesi, a giugno e a luglio. Il decreto allunga la durata del beneficio dopo il tre mesi (marzo, aprile e maggio) già previsti nel primo dl Sostegni. Per ottenerlo bisognerà inoltrare domanda all’Inps entro il 30 giugno 2021. Il provvedimento istituisce inoltre, presso il Ministero dell’Interno, un fondo da 500 milioni per il 2021 per consentire ai comuni l’adozione di misure urgenti di solidarietà alimentare, oltre che per il sostegno al pagamento dei canoni di locazione e delle utenze domestiche.

Nel decreto ci sarà anche la proroga al 31 maggio della sospensione del pagamento delle cartelle e degli atti del fisco. Potrebbe essere l’ultimo stop visto che il governo valuta una ripresa selettiva della riscossione da giugno. Sul fronte del turismo, il decreto prevede una proroga fino al 31 maggio degli sgravi per gli affitti per strutture alberghiere, agrituristiche, agenzie di viaggio, tour operator e stabilimenti termali, indipendentemente dal volume di ricavi e compensi registrato nel periodo d’imposta precedente. Viene quindi estesa al mese di maggio la possibilità di usufruire di un credito d’imposta nella misura del 60% dell’ammontare mensile del canone di locazione di immobili a uso non abitativo e del 50% dell’ammontare mensile dei canoni per affitto d’azienda.

I PUNTI CHIAVE

LIQUIDITÀ

Moratoria solo sul capitale per le Pmi

Arriva la proroga fino al 31 dicembre 2021 dei finanziamenti rateali alle Pmi, ma relativamente alla sola quota capitale. Il rinvio - soggetto comunque al via libera dell’Unione europea - «non opererebbe più in maniera automatica, ma su richiesta dell’impresa beneficiaria». La scelta di limitare la proroga della moratoria sui finanziamenti rateali alla sola quota capitale, si spiega, tiene conto del disposto delle Linee Guida dell’Autorità Bancaria Europea (ABE) sulle moratorie.

Il decreto prevede anche una nuova Ace per la patrimonializzazione delle imprese: la misura viene rafforzata per l’anno d’imposta 2021 e si prevede la possibilità di usufruirne anticipatamente sotto forma di credito d’imposta. Un’ altra norma proroga l’utilizzo dello smart working nel settore privato con procedure semplificate (senza l’obbligo di accordo con il lavoratore) fino al 30 settembre 2021. 

TASSE

Per le imprese stop a Imu e sconto rifiuti

Niente Imu, niente tassa sui tavolini, niente canone Rai, riduzione della Tari e stop alle tasse sui canoni di affitto non riscossi. É un menù articolato quello pensato nel decreto Sostegni bis per sgravare le imprese nel 2021 dai costi fissi. Le aziende in crisi a causa della pandemia (calo di fatturato di almeno il 30% nel 2020 rispetto al 2019) non dovranno pagare la prima rata Imu e, per quanto riguarda bar e ristoranti e commercio ambulante, viene abolita per il 2021 la tassa “sui tavolini” per l’occupazione del suolo pubblico. Nella bozza c’è l’esenzione piena del canone Rai per alberghi, bar e ristoranti. Previsto anche uno sgravio per altri cinque mesi (da gennaio a maggio) per gli affitti, attraverso il credito d’imposta al 60% (50% in caso di affitto d’azienda). Tra i beneficiari anche immobili quali cinema, teatri e sale per concerti e spettacoli. Differita al primo gennaio 2022 l’entrata in vigore della plastic tax. 

SANITÀ

Pazienti ex Covid, esenzione ticket e monitoraggio

Per aiutare le tante famiglie cadute in povertà, il Reddito di emergenza sarà riconosciuto per altri due mesi, a giugno e a luglio. Lo si legge nella bozza del decreto ‘Sostegni-bis’ che allunga la durata del beneficio dopo i tre mesi (marzo, aprile e maggio) già previsti nel primo decreto Sostegni. Per ottenerlo bisognerà inoltrare domanda all’Inps entro il 30 giugno 2021. Il provvedimento istituisce inoltre presso il Ministero dell’Interno un fondo da 500 milioni per il 2021 per consentire ai Comuni l’adozione di misure urgenti di solidarietà alimentare, oltre che per il sostegno al pagamento dei canoni di locazione e delle utenze domestiche dei nuclei familiari in difficoltà. Per i pazienti ex Covid è previsto un «programma di monitoraggio dedicato» e l’esenzione del ticket per i prossimi due anni per le prestazioni di specialistica ambulatoriale. 

GIOVANI

Mutui agevolati per l’acquisto della prima casa

Si amplia la platea dei giovani under 36 (oggi limitata solo ai lavoratori atipici) che possono usufruire di agevolazioni per avviare una famiglia. Tutti gli under 36 che comprano una prima casa potranno accedere al Fondo di garanzia sui mutui per la prima casa; non dovranno pagare l’imposta di registro e l’imposta ipotecaria e catastale e vedranno dimezzati anche gli onorari notarili. Le agevolazioni non riguardano l’acquisto di case di prestigio (categorie catastali A1, A8, A9) e valgono per gli atti stipulati nel periodo compreso tra la data di entrata in vigore e il 31 dicembre 2022. Previste poi anche agevolazioni per i giovani titolari di partita Iva, cui è riconosciuto un credito d’imposta di ammontare pari all’Iva corrisposta in relazione all’acquisto, che potrà essere portato in diminuzione dalle imposte di registro, ipotecaria, catastale, su successioni e donazioni.

FARMACEUTICA

Contributi per i tamponi e vaccini

Tra aiuti per la produzione pubblica dei vaccini, interventi per abbattere le liste d’attesa, e aiuti per i tamponi, è consistente anche il pacchetto sanità. Il decreto stanzia 16,5 milioni per la realizzazione di «un reparto destinato all’infialamento e al confezionamento (fill and pack) di anticorpi monoclonali e vaccini specifici» e alla produzione di «specifici antidoti per il bioterrorismo» presso «lo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze». Oltre 60 milioni di euro sono destinati allo «sviluppo della Sanità militare», mentre c’è un plafond di cento milioni di euro che le regioni possono utilizzare per rivolgersi alle strutture private accreditate così da abbattere le liste d’attesa del 2020. Contributi statali a fondo perduto, per un totale di 61 milioni di euro, alle società sportive sia professionistiche sia dilettantistiche per le spese sostenute per i tamponi Covid. 

PA

Iter più veloce per i pagare debiti arretrati

Per accelerare il pagamento dei debiti degli enti locali nei confronti delle imprese, viene incrementato con 2 miliardi il Fondo per i «pagamenti dei debiti certi, liquidi ed esigibili». Tale fondo serve a offrire le anticipazioni a regioni, province autonome ed enti locali che si trovino in uno stato di carenza di liquidità, anche a causa della pandemia. La misura punta a «attivare uno strumento straordinario - si legge nella relazione - destinato ad accelerare il pagamento dello stock di debiti degli enti territoriali, maturati sino al 31 dicembre 2020 nei confronti dei propri fornitori di beni e servizi, fornendo liquidità alle imprese, con benefici per l’intero sistema economico nazionale». Termine spostato al 31 dicembre poi per la compensazioni tra crediti commerciali con la Pa e debiti con il fisco.


Ultimo aggiornamento: Martedì 4 Maggio 2021, 09:39
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