Decreto Aiuti-Bis approvato dal Consiglio dei Ministri. Draghi: «Stanziati altri 17 miliardi, cresceremo più di Francia e Germania»

Decreto Aiuti-Bis approvato dal Consiglio dei Ministri. Draghi: «Stanziati altri 17 miliardi, cresceremo più di Francia e Germania»

Mario Draghi: «Ecco il decreto Aiuti-bis: altri 17 miliardi di aiuti dopo i 35 miliardi già stanziati». Luce verde poco prima delle 19 da parte del Consiglio dei Ministri al dl con nuove misure di sostegno a famiglie e imprese.

«Non sottaciamo i problemi che abbiamo, dal caro vita, all'inflazione, al caro energia e di altri materiali, alle difficoltà di approvvigionamento, il precariato diffuso e, naturalmente l'incertezza politica. Che non è solo nostra ma è un'incertezza geopolitica», ha detto il premier Mario Draghi affiancato dai ministri Daniele Franco e Roberto Cingolani.

La crescita annuale acquisita finora è pari al 3,4%, più di quanto stimato per tutto il 2022. È un dato molto positivo anche confrontato con tutti gli altri paesi. Lo ha affermato ancora Draghi (nel corso della conferenza stampa che ha fatto seguito al cdm) parlando di una crescita «veramente straordinaria», «cresceremo più di Francia e Germania», ha aggiunto parlando comunque di nuvole all'orizzonte con previsioni «preoccupanti per il futuro» preparandoci ad affrontare il terzo e quarto trimestre.

Nel dl aiuti bis sono contenute «la proroga delle bollette e delle misure per i carburanti, la rivalutazione delle pensioni e un ulteriore taglio del cuneo fiscale un pò maggiore di quello entrato» in Consiglio dei ministri, ma anche «misure a sostegno delle aziende agricole contro la siccità e misure per gli enti territoriali».

Dati incoraggianti sull'economia italiana «ma ci sono anche nuvole all'orizzonte, la crisi energetica, il prezzo gas e il rallentamento dell'economia nel resto mondo» delineano «previsioni preoccupanti per il futuro. Noi siamo andati molto bene, le previsioni terribili a inizio anno sono state smentite da fatti, ora dobbiamo prepararci ad affrontare 3 e 4 trimestre. Non dobbiamo sottovalutare i problemi, l'inflazione, il precariato» e «naturalmente anche l'incertezza politica, non solo nostra ma anche geopolitica, la crisi nel resto del mondo. Il sostegno che diamo serve ad aiutare le famiglie, soprattutto quelle più vulnerabili, in una fase incertezza e a difendere questa ripresa che c'è stata».

Nel dl aiuti bis approvato dal Cdm ci sono «misure per attrarre investimenti nei settori ad alta tecnologia, per esser chiari i semiconduttori», ha detto ancora Draghi. «Vogliamo - aggiunge - che le grandi imprese investano sempre di più in Italia e vogliamo favorire l'occupazione».

Il caso Ita

«Non è mia intenzione lasciare la questione» Ita «al prossimo governo, facciamo il nostro dovere fino in fondo».

Delega fiscale

«Avrei preferito che la delega fiscale fosse approvata oggi, ma le forze politiche si sono impegnate a votarla il 7 settembre».

Il cdm inoltre ha approvato il decreto legislativo di attuazione della legge delega sulla riforma del processo penale.

Bonus psicologi

Salgono a 25 milioni le risorse a disposizione per il bonus psicologo: secondo quanto si apprende, nel corso del Consiglio dei ministri che ha approvato il decreto aiuti, su proposta del ministro Roberto Speranza i fondi aggiuntivi sono saliti dai 5 milioni inizialmente previsti a 15 milioni, che si vanno a sommare ai 10 milioni stanziati quando è stata introdotta la misura. 

Cuneo e smart working

In consiglio dei ministri, secondo quanto si apprende, il ministro del lavoro Andrea Orlando avrebbe sostenuto la «necessità di prorogare lo smart working per i fragili e per i genitori degli under 14», così come avrebbe insistito sull'aumento del taglio sulle tasse sul lavoro. Al momento non sono state individuate condizioni tecniche ma il Ministro Orlando ha assicurato che in sede di conversione proseguirà «nell'azione per individuare le risorse».

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I contenuti del decreto Aiuti-Bis

Arriva il Decreto Dl Aiuti-bis chiamato a fare da scuso all’avanzata dell’inflazione. Dalle misure su stipendi, tra cuneo fiscale, bonus 200 euro e spinta ai benefit aziendali, a quelle per calmierare il caro-bollette, dalle norme per adeguare pensioni a quelle per tagliare le accise, ma c’è anche l’il capitolo scuola con un nuovo sistema di incentivi alla formazione e l’arrivo del «professore esperto». Il nuovo provvedimento del governo Draghi atteso il 4 agosto in Consiglio dei ministri, è un pacchetto rotondo di aiuti da 14,3 miliardi. E c’è anche una norma per sostenere la produzione dell’Ilva con una ricapitalizzazione fino a 1 miliardo di euro.

Ecco tutte le novità in arrivo.

Pensioni. Il governo ha deciso di anticipare al primo ottobre una parte della rivalutazione degli assegni che sarebbe scattata il prossimo anno, sulla base dell’inflazione del 2022. Scatterà quindi un incremento del 2 per cento. A questo si aggiungerà, il recupero, sempre anticipato, dello 0,2% di rivalutazione relativa al 2021 che quest’anno - provvisoriamente - non era stata riconosciuta in maniera piena. Quindi l’incremento ad ottobre sarà del 2,2%. La restante parte di indicizzazione scatterà - aggiungendosi - nel 2023: se ad esempio l’inflazione sarà dell’8 per cento, si sommerà un ulteriore 6 per cento.

Stipendi. Sulle retribuzioni fino a 35 mila euro l’anno (circa 2.692 mensili) è previsto un esonero dell’1 per cento rispetto ai contributi versati dal lavoratore. Esonero che si somma a quello dello 0,8% già in vigore. Il netto in busta paga aumenterà in proporzione. Il taglio dell’1 per cento vale da luglio a settembre e quindi si applicherà in modo retroattivo, verosimilmente dalla retribuzione di agosto. Il taglio dei contributi non avrà naturalmente effetto sulle future pensioni, perché lo Stato interverrà a garantire la differenza.

Autonomi. Il fondi destinato a compensare anche i redditi dei lavoratori autonomi rispetto al carovita viene incrementato e passa da 500 a 600 milioni. Saranno presto definite le modalità per utilizzarlo.

Bonus 200 euro. Verrà riconosciuto alle categorie che erano rimaste escluse come lavoratori somministrati e collaboratori.

Welfare aziendale. Viene raddoppiata a 516 euro la soglia entro la quale sono esenti da tassazione i benefit riconosciuti dalle aziende ai loro dipendenti. Sarà possibile far rientrare in questa voce anche i pagamenti per utenze di luce e gas.

Salva-Ilva. Nella bozza arrivata in Consiglio dei ministri c’è anche una norma per salvare l’Ilva viene autorizzata la possibilità di sottoscrivere aumenti di capitale fino ad un miliardo di euro. Lo prevede una nuova bozza, ancora soggetta a modifiche, del decreto aiuti bis. Nell’articolo contenente misure urgenti per il sostegno alla siderurgia, non si fa esplicito riferimento all’Ilva, ma si autorizza Invitalia a «sottoscrivere aumenti di capitale o diversi strumenti, comunque idonei al rafforzamento patrimoniale, anche nella forma di finanziamento soci in conto aumento di capitale, ulteriori rispetto a quelli previsti ai precedenti periodi» e fino ad un importo non superiore a un miliardo di euro.

Passando al tema caro energia, sono diversi gli interventi in arrivo.

Stop a modifiche unilaterali dei contratti. Con il gas e l’elettricità alle stelle, le compagnie energetiche dall’inizio dell’anno stanno scrivendo ai loro clienti che cambieranno i contratti e alzeranno le tariffe. Possono farlo, perché la legge lo permette, anche se sul contratto c’era scritto “prezzo bloccato”. E allora ecco che spunta nel Decreto lo stop, anche retroattivo, alle modifiche unilaterali dei contratti fino ad aprile 2023, un arco termporale più ampio rispetto alla prima ipotesi di limitare lo stop fino al 31 ottobre.

Bonus sociale rafforzato. Ma poiché da ottobre le bollette potrebbero raddoppiare, a questi prezzi, il governo corre ai ripari per rinforzare i bonus sociali già riconosciuto alle famiglie economicamente svantaggiate o in gravi condizioni di salute con Isee non oltre 12.000.

Tariffe amministrate per i “vulnerabili”. Sul tavolo, poi, oltre alla conferma dell’azzeramento degli oneri di sistema e dei crediti di imposta per le imprese c’è anche l’introduzione di una tariffa calmierata sul gas a partire dal 2023 per i cosiddetti “vulnerabili”, cioè chi si trova in condizioni svantaggiate, che ha disabilità, in condizioni di povertà energetica o ha oltre 75 anni. Il gas calmierato sarebbe fornito dagli operatori di ultima istanza. 

Extraprofitti. Non è escluso poi che nella bozza finale approvata dal Consiglio dei Ministri non spunti una norma ad hoc per stringere sulla tassa sugli extraprofitti. Perché finora gli incassi dell’acconto di giugno del balzello al 25% sui profitti delle aziende energetiche sono stati un flop. Tanto che nel ddl di assestamento di bilancio il governo ha ridotto la stima di gettito complessivo da 10,5 miliardi a 1,23 miliardi, 9,26 miliardi in meno. Per correre ai ripari, nel decreto Aiuti bis potrà essere inserita una norma per avviare controlli serrati sulle aziende e farle pagare.


Ultimo aggiornamento: Lunedì 8 Agosto 2022, 13:42
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