Europa, «Recovery Fund urgente»: ok della Ue alla richiesta di Conte. A breve conferenza stampa Conte

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Il premier Giuseppe Conte, a quanto si apprende, nel corso del Consiglio europeo ha chiesto una modifica alle conclusioni della riunione sul Recovery Fund. Modifica che, secondo le stesse fonti, è stata inserita e inquadrerebbe il piano per la ripresa Ue come strumento «necessario e urgente». A breve conferenza stampa di Conte.

«Il Consiglio Europeo riconosce che il Recovery Fund è 'necessario e urgente' e deve avere risorse significative. Un successo per l'Italia e i Paesi che hanno spinto per questa soluzione». Lo scrive su twitter il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, dopo l'esito dell'Eurosummit via videoconferenza.


Via libera al pacchetto Bei-Mes-Sure. La videoconferenza dei leader Ue sulla risposta economica alla crisi del coronavirus è terminata. Secondo quanto riferiscono fonti Ue, i capi di Stato e di governo hanno dato il loro avallo al pacchetto di misure dell'Eurogruppo - piano Bei, Sure e Mes - e di renderle operative per il primo giugno. Inoltre c'è stato un accordo comune a lavorare su un Recovery fund. È stato dato l'incarico alla Commissione Ue di analizzare le necessità e di avanzare una proposta.

«L'emergenza sanitaria è diventata molto presto emergenza economica e sociale. Ma noi ora stiamo affrontando anche un'emergenza politica». Lo ha detto, a quanto si apprende, il premier Giuseppe Conte nel corso del Consiglio europeo. «Dovremmo rivedere il concetto di altruismo non solo nel senso di altruismo ma anche nel senso di un concetto meno romantico, quello della 'comunità di interessì: noi stiamo lavorando per preservare il mercato interno e in questa prospettiva non ci sono differenze tra Nord e Sud dell'Europa». Lo ha detto, a quanto ai apprende, il premier Giuseppe Conte nel corso del Consiglio europeo. 

«Servono trasferimenti di risorse verso i Paesi Ue più colpiti da questa crisi, non dei prestiti»: lo ha detto il presidente francese, Emmanuel Macron, parlando al termine del Consiglio europeo in videoconferenza dall'Eliseo.

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In un documento interno della Commissione europea elaborato in vista del vertice Ue di questo pomeriggio una delle principali proposte è quella di aggiungere al prossimo bilancio Ue pluriennnale (2021-2027) un fondo temporaneo e mirato per la ripresa (Recovery fund) dotato di 300 miliardi di euro. Nel documento viene indicato un pacchetto di iniziative destinato a integrare il bilancio pluriennale Ue e a mobilitare almeno 2000 miliardi di euro per ridare slancio alle economie colpite dalla crisi.

Centeno: pacchetto misure può essere operativo entro giugno. «Presento un pacchetto di soluzioni al vertice», che comprende Mes, Sure e Bei, e «con la flessibilità di tutti potranno essere operative prima del primo giugno»: lo ha detto il presidente dell'Eurogruppo Mario Centeno prima del vertice Ue. Il pacchetto «evita la frammentazione nel mercato interno che sarebbe velenosa per le nostre democrazie». Centeno ha poi ribadito che serve un Recovery fund «commensurato ai costi della crisi, che aiuti a spalmarli nel tempo, che operi attraverso il budget Ue e che mostri solidarietà».​

Sassoli: è il momento dell'unità. «Questo è il momento dell'unità. Il mercato europeo è unico, se non ripartiremo insieme nessuno potrà pensare di rilanciare economie profondamente interconnesse e fortemente interdipendenti tra di loro», ha detto il presidente del parlamento Ue David Sassoli intervenendo al Consiglio europeo. «Non tutti gli Stati europei sono stati colpiti alla stessa maniera dall'epidemia, alcuni hanno pagato un prezzo molto alto in termini di vite umane. Ô il momento di andare oltre la logica di ognun per sé e rimettere al centro la solidarietà che sta al cuore del progetto europeo».


L'apertura di Angela Merkel nel discorso al Bundestag. Angela Merkel ha spinto, parlando al Bundestag, affinché il pacchetto da 500 miliardi previsto dalle misure dell'Eurogruppo sia velocemente disponibile: «Spero che per il 1 giugno questi soldi siano effettivamente disponibili». La cancelliera ha sottolineato che sono importanti per le linee di credito preventive, per le Pmi e per i lavoratori in Europa, sottolineando che su alcuni aspetti servono dei passaggi parlamentari, che coinvolgeranno anche il Bundestag.

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«Una cosa è chiara: dovremo essere pronti a dare contributi chiaramente più alti per il bilancio europeo», ha detto Angela Merkel al Bundestag. «Un programma congiunturale nei prossimi due anni potrebbe aiutare, e lavoreremo per questo - ha affermato Merkel -.
Oggi non ci consulteremo già sui dettagli. Ma una cosa è chiara: noi dovremo essere pronti, in spirito di solidarietà, e per un tempo limitato, a versare contributi chiaramente più alti per il bilancio europeo. Perché noi vogliamo che tutti gli Stati europei si possano riprendere economicamente». «Un programma congiunturale del genere - ha poi aggiunto - dovrebbe essere pensato fin dal principio in collegamento col bilancio europeo. È questa infatti, da decenni, la sede della solidarietà europea, per le spese comuni». Merkel ha poi annunciato che chiederà al Consiglio oggi «di occuparsi al più presto di presto questioni di base». «Dove occorre collaborare in modo più stretto in Europa? In che campo servono più competenze? Quali capacità strategiche l'Ue bisogna acquisire e quali mantenere? Un approfondimento dell'integrazione europea potrebbe esservi non solo sul piano finanziario, digitale e del mercato interno. Anche nelle politiche di migrazione, difesa, sicurezza e protezione del clima viene richiesta la solidarietà europea».

 

Nella pandemia bisogna «agire in modo veloce», per la mutualizzazione del debito si dovrebbero «modificare i trattati», e questo richiede tempo e il coinvolgimento dei parlamenti, ha ribadito Merkel. «Assumiamo che fosse arrivato il tempo per una volontà politica sul debito comune, e che questa effettivamente ci fosse. Tutti i parlamenti dell'Ue, e anche il Bundestag tedesco, dovrebbero decidere di cambiare i trattati europei, in modo che una parte del budget venga trasmessa a livello europeo, e lì controllata democraticamente», ha affermato la cancelliera tedesca. «Questo prenderebbe molto tempo e sarebbe un processo difficile, che non aiuterebbe nessuno in questo momento - ha concluso -. Adesso serve un aiuto veloce, e bisogna avere in mano strumenti veloci, che possano alleviare la crisi».

«Riusciremo a superare questa prova gigantesca come società e come Europa», ha detto Angela Merkel, parlando della sfida posta dal coronavirus, alla fine del suo discorso tenuto al Bundestag. «Per la Germania riconoscersi nell'Unione europea è parte della nostra ragione di Stato». «L'Europa non è l'Europa se non si è pronti a sostenersi gli uni con gli altri, nei tempi di un'emergenza non si ha colpa. In questa crisi abbiamo anche il compito di dimostrare chi vogliamo essere come Europa».

Ultimo aggiornamento: Giovedì 23 Aprile 2020, 20:33
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