Coronavirus, da Telethon un salario "ponte" per i ricercatori e tre nuovi bandi

Telethon, un salario "ponte" per i ricercatori e tre nuovi bandi
Un “salario ponte” che aiuti i ricercatori in questa emergenza sanitaria a non interrompere i progetti ai quali stanno lavorando e il lancio di tre bandi per dare nuova linfa alla ricerca. Telethon non si ferma perchè, spiega il direttore generale Francesca Pasinelli, la “ricerca non può fermarsi”. Come reagite all’emergenza? La storia trentennale della Fondazione è innanzitutto legata alla ricerca scientifica che, grazie a chi ci supporta, abbiamo finanziato e fatto progredire raggiungendo risultati straordinari nella lotta alle malattie genetiche rare. Oggi che la ricerca ha conquistato nel dibattito pubblico il ruolo da protagonista che le compete, è chiaro più che mai come la sua evoluzione sia indissolubilmente legata a quella dell’intera società, in cui le persone colpite da una malattia rara sono oggi le più esposte e bisognose di aiuto. E’ per questo che la ricerca non deve assolutamente fermarsi. Grazie al coinvolgimento del nostro mondo, scienziati, donatori e volontari, abbiamo assicurato la tenuta del sistema tre modi: permettendo ai ricercatori da noi finanziati di portare avanti il proprio lavoro; mantenendo aperti i laboratori in modo da garantire la continuità di tutti i progetti di ricerca che non possono essere fermati, pena la compromissione di anni di lavoro; infine, assicurando il totale supporto alle famiglie coinvolte, arrivate in Italia da tutto il mondo.

Per i progetti di ricerca di che impatto parliamo? In particolare, garantiamo a tutti gli scienziati finanziati da Telethon un salario ponte che vada a coprire eventuali prolungamenti del loro lavoro. Al momento ci sono 50 progetti di ricerca attivi, che coinvolgono complessivamente 75 gruppi di ricerca, perché i progetti possono anche coinvolgere più di un gruppo. Abbiamo stimato che l’impatto economico, se tutti facessero richiesta del salario ponte, sarebbe di 145.000 euro al mese, fino a quando i diversi istituti coinvolti potranno tornare a lavorare a pieno regime.

Come pensate invece di gestire i nuovi finanziamenti alla ricerca? Tra maggio e giugno, in anticipo rispetto al previsto proprio per dare la possibilità a tutti i ricercatori del Paese di sfruttare al meglio questo momento di forzata riduzione delle attività di laboratorio, Telethon lancerà tre bandi per selezionare i migliori progetti ricerca sulle malattie genetiche rare.
Di questi, uno è dedicato a progetti che utilizzino proprio le malattie genetiche come modello per studiare il Covid-19. Questo perché la ricerca non ha confini e spesso un progetto ha delle ricadute più ampie rispetto all’ambito per cui è stato pensato e avviato. Lo vediamo proprio in questi giorni: studi nati per comprendere il comportamento dei prioni, le proteine “impazzite” alla base di malattie genetiche rare, oggi stanno dando un grande contributo allo sviluppo di strategie farmacologiche efficaci per COVID-19. Sul nostro sito www.telethon.it oltre a trovare particolari sui nuovi bandi e sul lavoro che stiamo portando avanti, è possibile continuare a sostenerci, perché se è vero che la ricerca scientifica non deve fermarsi, è altrettanto vero che per sostenerla a livelli competitivi è necessario il supporto di tutti. Ricordando che investire in ricerca scientifica vuol dire investire nel futuro di tutti noi.

Ultimo aggiornamento: Martedì 5 Maggio 2020, 09:17
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