Coronavirus in Italia, nuovi casi e tasso positività in salita
Dal monitoraggio settimanale dell'Istituto superiore di sanità e del ministero della Salute indica i dati delle aree mediche della Provincia autonoma di Bolzano (20,2%), dell'Umbria (17,8%), della Valle d'Aosta (16,4%), della Calabria (12,9%) e del Friuli Venezia Giulia (10,6%). Nelle province di Trento e Bolzano l'incidenza dei casi supera 600 per 100mila abitanti, quasi il doppio della media nazionale. Stabili, invece, le terapie intensive.
Intanto, la Società italiana di pediatria (Sip), in scia all'aumento dei contagi, chiede di riprendere in considerazione l'obbligo dei dispositivi di protezione tra i banchi. Inoltre, definisce la copertura vaccinale nei bambini tra i 5 e gli 11 anni "molto bassa" e chiede di intensificare le somministrazioni per "la fascia pediatrica e i bambini in età scolare". La Fondazione Gimbe rileva "nette differenze regionali": dal 21,1% di vaccinazioni registrato nella Provincia Autonoma di Bolzano al 53,9% della Puglia.
Procede invece a rilento la campagna vaccinale mentre si dovrebbe accelerare anche e soprattutto in vista dell'arrivo ormai imminente dei mesi più freddi. "Le quarte dosi del vaccino anti-Covid stanno raddoppiando a livello giornaliero, ma siamo ancora in ritardo: nel Lazio 2 anziani su 3 non hanno fatto ancora la dose di richiamo e molti cittadini non sanno che possono farla anche se non rientrano nelle categorie dei fragili". Lo ha detto l'assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato, a margine dell'evento a Roma alla Regione Lazio 'La prevenzione delle patologie cardiovascolari e la riduzione della mortalità correlata'.
Ultimo aggiornamento: Martedì 4 Ottobre 2022, 19:00
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