Un mese di congedo in più per le mamme pagato all'80 per cento dello stipendio. L'assegno unico per i figli che diventa più robusto. E poi l'Iva scontata sui pannolini, i biberon, e tutti gli altri prodotti per l'infanzia. Gli aiuti alla natalità, con uno stanziamento complessivo di 1,5 miliardi di euro, sono uno dei capitoli più pesanti della manovra di bilancio del governo.
Manovra, sostegni alla natalità
Il presidente del consiglio Giorgia Meloni ha voluto sottolineare l'importanza di questo pacchetto. A partire proprio dal mese in più di congedo parentale concesso alle mamme. «Io», ha spiegato, «ho sempre pensato che molte madri non si potessero permettere di prendere il congedo con il 30 per cento della retribuzione. Abbiamo aggiunto», ha proseguito Meloni, «questo salvadanaio di tempo senza che si debbano ritrovare in condizioni economiche difficili». Del resto, ha osservato ancora il Presidente del consiglio, «la natalità è il primo punto del nostro programma». Soddisfatto anche il ministro Eugenia Roccella. «Un miliardo e mezzo sul pacchetto famiglia», ha detto, «è un segnale politico che traccia la rotta per il futuro e dice molto di quello che sarà». Un punto centrale del pacchetto, riguarda l'aumento dell'assegno unico per i figli. Che sarà maggiorato. Per il primo figlio ci sarà un aumento del 50 per cento dell'importo per il primo anno di vita.
I CONTEGGI
Oggi l'assegno nel caso di un figlio unico, oscilla tra 50 e 175 euro mensili a seconda dell'Isee della famiglia. L'importo dunque, salirà a 75 euro per i redditi più alti (quelli oltre i 40 mila euro di Isee) fino a 262,5 euro per chi invece presenta un indicatore sintetico della situazione economica inferiore a 15 mila euro.
L'assegno unico aumenterà anche per le famiglie numerose.
Con le nuove maggiorazioni quella stessa famiglia incasserà mensilmente 697,5 euro, con un aumento di 87,5 euro per i primi tre anni di vita del terzo figlio. Una famiglia con un Isee di 20 mila euro che oggi prende un assegno mensile di 521 euro salirebbe a 596 euro, mentre un famiglia con un reddito ai fini Isee superiore a 40 mila euro, passerebbe da 165 a 190 euro. E questo nell'ipotesi che ci sia solo un figlio sotto i tre anni, perché la maggiorazione spetterebbe anche agli altri minori se questi sono al di sotto di questa soglia di età. Dal quarto figlio in poi l'assegno cresce ancora di più perché, oltre alle nuove maggiorazioni dal terzo figlio in poi, scatta l'aumento forfettario di 100 euro mensili. Così un nucleo con 4 figli e un Isee inferiore a 15 mila euro e due bimbi con meno di tre anni, passerebbe dagli attuali 970 euro a 1.157 euro.
Come detto, poi, sempre nell'ottica di un aiuto alla natalità, ci sarà il taglio al 5 per cento dell'Iva sui prodotti per la prima infanzia. Viene inoltre confermato l'assegno per i disabili, una misura che rivendica il ministro Roccella «è strutturale».
Ultimo aggiornamento: Sabato 25 Febbraio 2023, 04:33
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