Che il cashback non avesse mai convinto fino in fondo Mario Draghi era cosa nota. Ma in pochi si aspettavano lo stop già da questo semestre. La decisione presa dalla cabina di regia a Palazzo Chigi di fermare la misura anti-evasione, nata durante il governo Conte bis e fortemente voluta dal Movimento 5 stelle, è arrivata un po’ a sorpresa e ha creato una larga spaccatura nella maggioranza.
Mentre Salvini rivendica di aver chiesto lo stop e chiede di eliminare il tetto all’uso del contante, i pentastellati protestano: «Sospenderla è un errore, l’ho detto in cabina di regia – dice il ministro Stefano Patuanelli - mi auguro si possa tornare indietro su questa decisione». Il Pd preferisce rimanere cauto. «La sospensione sia l’occasione per un monitoraggio accurato dei risultati della sperimentazione e per introdurre i correttivi necessari» dice il responsabile economico del Nazareno Antonio Misiani. Dall’opposizione anche Fratelli d’Italia accoglie con favore la sospensione del cashback: «Un’idiozia che ci costa quattro miliardi» sintetizza Giorgia Meloni.
Nonostante le spaccature nella maggioranza, il premier Draghi sembra intenzionato a non tornare indietro e a mantenere la misura in stand by almeno per sei mesi.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 30 Giugno 2021, 08:20
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