Brexit, Parlamento britannico approva legge "ricatto" ma maggioranza si spacca

Brexit, Parlamento britannico approva legge "ricatto" ma maggioranza si spacca
(Teleborsa) - La situazione si complica a Londra ed il Premier Boris Johnson, dilaniato dai sacrifici imposti dalla pandemia e da un consenso elettorale assottigliato, vede approvare la legge "ricatto" sul confine dell'Irlanda con una maggioranza spaccata.

L'Internal Market Bill, la controversa legge presentata dal governo Johnson che rimette in discussione l'accordo di recesso siglato con l'UE, è stato approvato dalla Camera dei Comuni con 340 voti favorevoli e 263 contrari. Moltissime le astensioni all'interno del partito conservatore: mancano all'appello circa una ventina di voti facenti capo alla fronda critica del partito, che contesta la potenziale violazione del diritto internazionale.

Critiche al progetto di legge sono arrivate anche da tutti e cinque gli ex Premier britannici viventi: John Major, Tony Blair, Gordon Brown, David Cameron e Theresa May che siede ancora in Parlamento.

Dal canto suo, il Premier Johnson ha difeso la legge, passando al contrattacco ed accusando l'UE di non essere "in buona fede" e di aver mostrato un approccio "estremo" nei successivi colloqui sulle relazioni future commerciali, al momento in stallo. Secondo il leader britannico, infatti, l'UE sarebbe pronta a pretendere un vero e proprio confine doganale fra Irlanda del Nord e resto del Regno Unito mettendo a rischio "l'integrità territoriale" britannica. Al contrario, la legge sul mercato interno potrà spingere i 27 verso un compromesso negoziale con Londra sul libero scambio.

Johnson ha assicurato che, in nessun caso, il suo governo porrà barriere alla frontiera fra l'Irlanda del Nord e la Repubblica d'Irlanda, nel rispetto di quanto previsto dallo storico accordo di pace del Venerdì Santo 1998.

Nonostante l'appello di Johnson la linea che sembra prevalere all'interno del partito è quella di una rivisitazione del progetto di legge con emendamenti ad hoc, in modo da ridimensionare l'impatto della proposta nei rapporti con i partner internazionali. Si apre, dunque, uno spiraglio verso l'approvazione, entro la prossima settimana, di emendamenti volti a mitigare la legge, ma l'approvazione potrebbe incontrare uno scoglio non semplice da superare nel successivo passaggio tecnico in una Camera dei Lord ostile. Il prossimo 22 settembre il testo andrà in sede di commissione, dove sarà esaminato nella terza lettura finale ai Comuni, dopo la quale passerà alla Camera del Lord.







Ultimo aggiornamento: Martedì 15 Settembre 2020, 09:30
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